La cronaca degli ultimi giorni ci impone di tornare su un tema di grande attualità anche per il nostro territorio: il contrasto alla violenza sulle donne. Modi sguaiati e tentativi di sollevare polveroni sul nulla, di regola, celano un mero tentativo di distrarre. Se ci concentriamo sui fatti, vediamo che la maggioranza ha revocato lo sportello introdotto dalle minoranze per assistere le vittime di violenza dopo non essersi presentata al consiglio straordinario che lo aveva istituito il 26.12.2020, nel giorno scelto dalla Presidente.
Ricordiamo, al riguardo, che il consiglio straordinario può essere richiesto su qualsiasi questione dal sindaco o da un quinto dei consiglieri. Negli ultimi tre mandati questo numero necessario di consiglieri in minoranza è stato raggiunto solo dalla mia coalizione; sappiamo anche che nel nostro Comune il Consiglio straordinario non è fatto raro essendo convocato ogni anno per la consegna del Leone d’Oro.
Ma la maggioranza amministra e sono sue le responsabilità delle scelte compiute. Al proposito, ricordiamo anche la mancata revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini e l’aumento dei compensi di Sindaco e Giunta (che potevano invece essere frazionati e rinviati nel tempo) e non scordiamo nemmeno l’aumento di tasse e imposte, mentre per un ponte di pochi metri c’è voluto più di un lustro. Il consiglio comunale è l’organo di controllo politico-amministrativo, la minoranza svolge la sua funzione quando sindaca in opposizione, quando cioè controlla e revisiona. Non elemosina briciole di torta, ma esercita i propri diritti esprimendo la sensibilità politica che la maggioranza non ha.
Valentina Remonato
Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica