🚄 TRENI A IDROGENO A ROVATO 💨

Cittadini di Rovato,

volete saperne di più sull’impianto di rifornimento dei treni a idrogeno? 🚀

Ho portato le seguenti preoccupazioni alla Prefettura, sollecitando ulteriori valutazioni per garantire che la sicurezza pubblica e l’integrità del nostro territorio siano preservate.

 PUNTI CRUCIALI ↓

  1. Sicurezza e Prossimità Urbana: l’impianto, collocato nel cuore di Rovato, a stretta vicinanza di scuole e abitazioni, richiede la nostra massima attenzione. L’infiammabilità dell’idrogeno pone sfide significative che devono essere affrontate con misure di emergenza all’avanguardia.
  1. Processo Autorizzativo: la popolazione locale non è stata coinvolta in particolari iniziative utili al processo decisionale. Nemmeno i consiglieri comunali sono stati coinvolti in queste decisioni.

Regione Lombardia (Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti E Mobilità Sostenibile) ha autorizzato l’impianto con atto dirigenziale n. 6155 del 27/04/2023. Mentre il Comune di Rovato ha autorizzato in data 06/09/2022 con Permesso di Costruire PESUAP/2022/00185/PDC il PROGETTO “H2IseO” sito in Viale Lombardia.

  1. Valutazioni Ambientali e Geologiche: i documenti indicano la realizzazione di indagini preliminari per potenziali impatti significativi. È essenziale che tali studi oltre che pubblicati nel loro rigore scientifico siano anche oggetto di chiara e comprensibile comunicazione alla comunità.
  1. Comunicazione e Informazione: la chiave per un futuro sicuro e sostenibile è una comunicazione trasparente. La popolazione di Rovato merita di essere pienamente informata sulle misure di mitigazione ambientale e di sicurezza, specialmente considerando l’assenza di una chiara e diffusa informazione sulle misure preventive specificamente adottate a tutela del nostro territorio in relazione agli intriseci rischi di questa tipologia di impianti.

🌱 Uniamoci per ottenere chiarezza e garanzie concrete.🌱                                                                                

APPROFONDIMENTO – IMPIANTO DI RIFORNIMENTO E MANUTENZIONE TRENI A IDROGENO

Nel Comune di Rovato è collocato l'impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, progetto “H2IseO”

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di rifornimento idrogeno mobile per convogli ferroviari, nell’area di Ferrovienord a ridosso della stazione ferroviaria di Rovato, dove verrà realizzato anche un deposito per la manutenzione dei convogli ferroviari alimentati ad idrogeno.

Detto intervento è stato suddiviso in due lotti funzionali distinti e indipendenti ed è parte del progetto denominato H2iseO che mira a realizzare un Hydrogen Valley in Val Camonica e prevede quattordici treni a idrogeno, 40 autobus ad idrogeno, tre impianti di produzione per complessivi  € 392,4 milioni di investimento, con un totale di finanziamento pari a € 22.620.986,00 per l’Impianto Manutenzione Rotabili a Rovato.

Costo complessivo progetto ferroviario

L’investimento totale per il progetto ferroviario ammonta a 362,4 milioni di euro, suddiviso in 177,6 milioni di euro per gli impianti e 184,8 milioni di euro per i treni.

Le risorse provengono dai seguenti enti:

  • Risorse della Regione Lombardia per  80,1 milioni di euro. (di questi € 817.634,06 corrispondono all’importo impegnato dalla Regione Lombardia nell’impianto di rifornimento permanente collocato a Rovato).
  • Fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per 97,2 milioni di euro.
  • Contributi di Ferrovie Nord Milano (Fnm) per 70,8 milioni di euro.
  • Ferrovie Nord Milano si è dichiarata disponibile anche a coprire 114,3 milioni di euro destinati al secondo lotto di treni, nel caso in cui non fossero identificate ulteriori fonti di finanziamento.

L’impianto di Rifornimento è composto da:

  • unità di erogazione per il rifornimento idrogeno dei convogli ferroviari;
  • baia stazionamento per carro bombolaio, il quale trasporterà l’idrogeno che rifornirà il treno;
  • cunicolo dentro il quale passeranno i tubi per il trasferimento dell’idrogeno dal carro bombolaio verso l’Unità di erogazione;
  • vari sistemi ausiliari quali piping (ovvero sistema di tubazioni), antincendio, rilevazione gas e incendi, illuminazione, rete di terra atti al corretto funzionamento ed in sicurezza della sequenza di rifornimento treni.

In parole semplici l’impianto di rifornimento idrogeno per treni funziona in modo simile a un gigantesco distributore di carburante, ma specificamente progettato per l’idrogeno.

Di seguito una semplificazione dei passaggi principali :

1. L’idrogeno viene tenuto in un carro bombolaio, ossia in un veicolo che serve sia come mezzo di trasporto che come contenitore per lo stoccaggio dell’idrogeno.

2. Quando necessario, l’idrogeno viene trasferito dal carro bombolaio al treno. Questo avviene tramite un’unità di erogazione, che gestisce il flusso di idrogeno dai serbatoi del carro fino ai serbatoi del treno, per un rifornimento sicuro e controllato.

3. Diverse tecnologie e sistemi ausiliari supportano il funzionamento sicuro dell’impianto, tra cui sistemi di sicurezza per il rilevamento di fughe di idrogeno, sistemi antincendio, e sistemi di controllo operativo.

Cerchiamo di chiarire il concetto di “impianto mobile” in relazione al progetto di rifornimento di idrogeno a Rovato

L’Impianto a Rovato è permanente

  • L’impianto di rifornimento di idrogeno di Rovato è un’infrastruttura permanente, come indicato nella Relazione Generale del progetto (link: B32-D-a-001-IT–R1_Rel generale.pdf).
  • Non è un impianto temporaneo o “mobile” nel senso di essere smantellato e riposizionato periodicamente o dopo poco tempo.

Idrogeno mobile per la distribuzione ai treni

  • La dizione “idrogeno mobile/impianto mobile” si riferisce al sistema di stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno utilizzato per rifornire i treni. Questo sistema è progettato per essere flessibile e trasportabile, consentendo il rifornimento di idrogeno a mezzo del carro bombolaio.

Impianto permanente con flessibilità di distribuzione

  • In sintesi, l’impianto “mobile” di Rovato è una struttura fissa che utilizza un sistema flessibile per la distribuzione dell’idrogeno ai treni.
  • La mobilità si riferisce al sistema di distribuzione, non all’impianto stesso.

Esempio per rendere chiara la struttura

  • Immaginate un distributore di benzina dove l’impianto è fisso, ma le autocisterne che trasportano il carburante sono mobili.
  • Lo stesso principio vale per l’impianto di Rovato: l’impianto è fisso, ma l’idrogeno può essere trasportato e distribuito ai treni in modo flessibile.

Conclusione

L’impianto di rifornimento di idrogeno di Rovato è un’infrastruttura permanente che rappresenta una soluzione innovativa per la distribuzione di idrogeno ai treni. Il sistema di distribuzione flessibile consente di rifornire i treni muovendosi al punto individuato per il rifornimento.

L’intervento complessivo per l’impianto di manutenzione (maxi officina) riguarda:

  • la realizzazione di un impianto di manutenzione rotabili per i nuovi treni alimentati ad idrogeno da utilizzare per il servizio di trasporto regionale passeggeri sulla tratta ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo;
  • la formazione di un parco ferroviario a servizio del nuovo deposito per il ricovero di parte del nuovo materiale rotabile;
  • l’adeguamento della stazione di Rovato FN in funzione dell’inserimento del nuovo impianto;
  • l’adeguamento di un tratto di viabilità campestre a nord dell’attuale stazione per consentire la chiusura del passaggio a livello di viale Cesare Battisti;
  • la realizzazione, quale opera complementare per il miglioramento dell’accessibilità ciclopedonale alla stazione di Rovato FN, di un nuovo tratto di pista ciclabile lungo la via Poffe.

CONSIDERAZIONE SUL PROGETTO DI ROVATO “H2iseO”

Descrizione del Contesto Paesaggistico e Urbano

  • L’area d’intervento individuata è descritta, nella documentazione progettuale, come marginale rispetto al centro urbanizzato di Rovato e confinante con aree agricole. Nella stessa documentazione viene però evidenziata l’importanza del paesaggio esistente e la sua potenziale alterazione a seguito della realizzazione dell’impianto.Immagine della Relazione nel progetto H2iseO

Impatto Visivo e Alterazione del Paesaggio

  • Il paesaggio interessato è descritto nella documentazione come privo di valori paesaggistici o di biodiversità particolarmente significativi, ma tali considerazioni non escludono l’impatto visivo che l’impianto potrebbe avere sulla percezione del paesaggio da parte della comunità locale e dei visitatori. Si deve evidenziare che i lavori fino a oggi svolti hanno già completamente distrutto la veduta del paesaggio raffigurata a pag. 6 del documento Studio di Prefattibilità Ambientale (pdf B32-D-e-001-IA-R0).

Incremento del Traffico e dell’Impatto Acustico

  • Nella Relazione Generale si legge “Vista l’assenza di organi in movimento e apparecchiature rotative, le uniche sorgenti di rumore previste sono appunto il carro bombolaio durante il transito nell’area di impianto, il flusso di idrogeno durante il rifornimento e lo scarico delle valvole pneumatiche durante la loro attivazione. Queste sorgenti di rumore saranno sporadiche pertanto non saranno impattanti confrontati col livello di rumore già presenta nella zona urbana di interesse e irrilevanti ai fini della valutazione d’impatto ambientale”.
  • Nello Studio di Prefattibilità si precisa che per quanto riguarda la fase di esecuzione, gli effetti sulla salute pubblica potrebbero derivare principalmente dal rumore generato dai macchinari, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione dei convogli. L’impianto è progettato con strutture in cemento pensate per proteggere da possibili esplosioni o incendi e aiutare a mitigare la rumorosità. Questo fa sì che i livelli di rumore rimangano al di sotto dei limiti legali.
  • Si deve osservare che l’incremento del traffico e dell’impatto acustico derivante dall’operatività dell’impianto comporteranno comunque l’incremento della rumorosità dell’area (rumore su rumore).
  • Gli aspetti acustici, dovuti alla natura dell’intervento e alle sue implicazioni sulla infrastruttura di trasporto e sulla viabilità locale, richiedono di essere valutati a livello politico non solo in ottica di rispetto dei valori di legge, ma anche di qualità di vita delle persone che abitano l’area limitrofa (che include una scuola materna a poche centinaia di metri).

Rischi legati all’uso dell’idrogeno

  • La discussione sulla sicurezza e sui rischi associati all’utilizzo dell’idrogeno come fonte energetica, sebbene riconosciuta come pulita, richiede un’attenta valutazione delle misure di sicurezza e di emergenza per mitigare potenziali incidenti e maggiori valutazioni in ordine al metodo utilizzato per la sua produzione nel caso specifico. La considerazione dell’ uso di energie pulite da parte dell’impianto deve includere anche considerazioni in ordine al metodo di produzione dell’idrogeno utilizzato e quindi l’eventuale immissione di gas serra in sede produttiva.
  • La scelta di utilizzare la tecnologia di Steam Methane Reforming (SMR) alimentata da biometano, con l’aggiunta della cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), riduce l’impatto ambientale rispetto ai metodi tradizionali di SMR, grazie all’utilizzo di biometano, una risorsa rinnovabile, e alla mitigazione delle emissioni di CO2 attraverso il CCS. Tuttavia, nonostante queste innovazioni, il metodo adottato non raggiunge il livello di sostenibilità dell’idrogeno prodotto esclusivamente tramite processi che non comportano emissioni di gas serra.
  • L’impianto di rifornimento non risulta soggetto agli obblighi di cui alla  Direttiva Seveso III (direttiva 2012/18/UE) e al Decreto Legislativo 26 giugno 2015, n. 105. Questa normativa prevede stringenti misure di sicurezza e appositi processi per la pianificazione delle risposte di emergenza ai fini di garantire la protezione della salute pubblica e dell’ambiente circostante. Sarebbe stato utile chiarire esplicitamente i motivi della non applicabilità della direttiva all’impianto.
  • Dai dati contenuti nei vari documenti del progetto possiamo fare questa ipotesi: ogni treno ha una capacità di 2 serbatoi, ognuno contenente 160 kg di idrogeno. Quindi, ogni treno può contenere 320 kg di idrogeno. Con 5 binari indicati (di cui due dedicati al rifornimento) possiamo ipotizzare cinque treni, la quantità totale di idrogeno nei treni è 5×320=1600g. Aggiungendo la capacità del carro bombolaio, che è di 1400 kg, la quantità massima totale di idrogeno presente nell’impianto non dovrebbe essere superiore a 300 kg ovvero 3 tonnellate o di 3400 kg considerando il secondo carro bombolaio da 400Kg (massa totale).
  • La Direttiva Seveso III regola impianti superiori alle 5 tonnellate di idrogeno, si può concludere che probabilmente l’impianto di rifornimento idrogeno per treni di Rovato non supera questo dato.
  • Sarebbe utile fornire alla popolazione residente una chiara e semplificata informazione ufficiale sulla quantità massima d’idrogeno accoglibile nel sito, considerando il numero massimo di treni in stazionamento oltre all’idrogeno contenuto nell’impianto di rifornimento.
  • L’impianto di rifornimento risulta assoggettato alla normativa elencata all’interno della documentazione del progetto (Relazione Generale).

Impatti sulla Biodiversità e sui Corridoi Ecologici

  • L’assenza di una significativa biodiversità o di valori paesaggistici nell’area d’intervento come ritenuto nell’analisi, non elimina la necessità di considerare gli impatti potenziali sui corridoi ecologici e sulla fauna locale, specialmente in un contesto caratterizzato da una forte presenza agricola e naturale.

Consumo di Suolo e Sostenibilità

  • La trasformazione dell’uso del suolo da agricolo o naturale a industriale per la realizzazione dell’impianto solleva questioni legate al nuovo consumo di suolo e alla sua sostenibilità a lungo termine, considerando anche gli obiettivi di conservazione del paesaggio.Area Nord Progetto Treni Idrogeno di Rovato
  • La stessa foto riportata nella relazione dimostra che l’impianto deteriora il confine tra area urbanizzata ed agricola, andando in definitiva ad aumentare l’edificato industriale a confine dell’area residenziale e a distruzione del paesaggio naturale visibile dalle abitazioni. Queste abitazioni con l’intervento si trovano a vedere la maxi officina anziché il paesaggio naturale.

Mancanza di Coinvolgimento Pubblico e Trasparenza sull’Impianto di Rifornimento

  • Nel procedimento decisionale riferito all’impianto di rifornimento non è stata inclusa la cittadinanza e nemmeno avviato un procedimento di informazione diffusa sul territorio, emergono quindi evidenti preoccupazioni dovute ad una partecipazione insufficiente nella gestione del progetto.  Nell’iter decisorio sono stati chiamati ad esprimere un parere solamente i seguenti soggetti: REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO; COMUNE DI ROVATO; ATS BRESCIA; ARPA LOMBARDIA Dipartimento di Brescia; PROVINCIA DI BRESCIA; RFI; AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI; MINISTERO DELL’INTERNO; Comando Vigili del Fuoco Brescia; CONSORZIO IRRIGUO ROGGIA FUSIA TERZO DI ROVATO; ACQUE BRESCIANE; LD RETI S.r.l.; TERNA RETE ITALIA S.p.A.; E-DISTRIBUZIONE S.p.A.; UNARETI S.p.A.;  OPEN FIBER S.p.A.; TIM S.p.A. VODAFONE S.p.A. WINDTRE S.p.A.; FASTWEB S.p.A.; SNAM S.p.A.; FERROVIENORD S.p.A..
  • Il Comune di Rovato ha espresso il proprio parere senza coinvolgere il Consiglio Comunale e la cittadinanza rovatese.
  • Conseguentemente non è stato possibile avviare un dialogo tra amministrazione e cittadinanza al fine di ottenere che nel progetto approvato venissero inserite migliorie urbanistiche e di mitigazione ambientale come eventualmente richieste dai cittadini, a titolo esemplificativo, prevedendo barriere antirumore.

Link autorizzazione impianto rifornimento: Regione Lombardia – Decreto n. 6155 del 27/04/2023.

LINK PER DOCUMENTI E APPROFONDIMENTI: https://…analisi_documenti_treni_idrogeno/

Stazione treni a idrogeno Rovato

Valentina Remonato – aggiornato il 12 aprile 2024

SICUREZZA STRADALE: UN PROBLEMA DA AFFRONTARE INSIEME

È recente il fatto di cronaca che ha visto una bambina di 12 anni salvata per miracolo dopo essere stata travolta, sulle strisce pedonali, da un’auto. Una storia che arriva dopo molte altre e che ci ricorda senza mezzi termini che la situazione è sempre più insostenibile.
Le strade del nostro Comune sono drammaticamente invivibili per i bambini: difficilmente un genitore può sentirsi tranquillo quando il proprio figlio inizia a chiedere di poter andare a scuola solo, magari in bicicletta. La difficoltà di vivere il nostro paese anche a piedi è davanti ai nostri occhi tutti i giorni. Non si fa abbastanza per aumentare il senso civico degli automobilisti, per accrescere la sicurezza stradale.
Manca una visione amministrativa complessiva orientata a consentire la mobilità dolce in sicurezza su tutto il territorio. Le piste ciclabili spariscono nelle situazioni di peggior traffico e le nostre strade continuano a dimostrarsi non sicure. La maggioranza non adotta politiche organizzative capaci di far fronte all’ordinario bisogno di manutenzione e lo si vede nelle strade costellate di buche. Inoltre, si promuovono percorsi a traffico limitato senza confrontarsi con le realtà interessate, come se la mobilità non fosse un tema da affrontare con le persone che quel territorio lo abitano e che troppo spesso, per come è organizzato, non lascia alternativa all’uso dell’automobile.
Per questo motivo, invito i cittadini a condividere le proprie riflessioni su questo tema. Penso che solo insieme si possa davvero portare l’attenzione sui problemi e trovare soluzioni che rendano il nostro territorio sicuro e capace di rispondere ai bisogni della collettività.
Valentina Remonato Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica

VENDITA DELLA FARMACIA COMUNALE, IL MIO VOTO CONTRARIO

Le Farmacie Comunali hanno storicamente avuto la funzione di facilitare l’accesso ai farmaci alle fasce sociali più deboli. Con il passare del tempo la Farmacia si è imposta quale punto di riferimento per la cittadinanza. Consapevoli di questo ruolo, non dovremmo rinunciare all’esistenza di una farmacia direttamente controllata dal comune, perché la sua struttura pubblica, se da una parte impone dei vincoli, dall’altra restituisce ai cittadini l’opportunità di ricevere servizi in grado di rispondere alle loro esigenze, anche in un’ottica di gratuità di servizi da pensare e destinare alle fasce più deboli e bisognose. Credo che l’interesse di utilità sociale debba essere perseguito anche in questo settore dal Comune. Questa potenziale funzione della farmacia pubblica come inclusiva di ulteriori servizi gratuiti sarebbe lungimirante se orientata in termini di attenzione alla terza età, fascia della popolazione oltreché in aumento, per definizione fragile in termini di attenzione sanitaria. Bisognerebbe aprire un dialogo di ascolto con i cittadini per capire in che termini i servizi della farmacia potrebbero essere migliorati a vantaggio dell’interesse comune. La vendita di un servizio così importante, che peraltro, ha prodotto utile netto per euro 107.484,91 è una scelta del tutto sbagliata che non risponde in alcun modo ai bisogni della cittadinanza.

Intervento Consiglio Comunale 04.05.2023

LINK: PERIZIA VALORE FARMACIA

 

AGGIORNAMENTO

LINK VERBALE VENDITA ALL’ASTA DELLA FARMACIA al prezzo di € 2.101.000,00:  https://www.verbale-farmacia.pdf

 

I Loghi sul Leone

Ho il dovere di comunicare, visto, cito il parere del Segretario, il mio ruolo “non di esponente di una sola lista, ma in qualità di rappresentante della coalizione nella sua interezza” che oltre al logo Rovato 2020 sul Leone non saranno più apposti nemmeno i loghi della lista La Civica e Rovato Vale. Una decisione opportuna: i loghi a cui sono molto affezionata avendoli disegnati io stessa unendo le tante idee dei candidati, sono i simboli della coalizione e restano uniti anche nei loro destini di pubblicazione. Resta ferma la denuncia delle mancate comunicazioni al gruppo Rovato 2020 che siede in consiglio per delibera n. 45 e per parere favorevole del Segretario di data 08 ottobre 2020.
Al seguente link l’ultimo articolo sul Leone, dove si denuncia la grave e impedita discussione in Consiglio Comunale di un atto pubblico: https://www.remonatosindaco.it/2022/08/22/come-distinguere-il-lecito-dal-non-lecito/

Consumo di suolo a Rovato?

La percentuale di suolo consumato a Rovato nel 2021 è del 27,3 (pari a 717,77 ettari).

Abbiamo la fortuna di avere il Monte Orfano, ma se tutto attorno c’è cemento i suoi benefici sono molto limitati. Rimanendo le sue potenzialità per la comunità largamente inutilizzate, questa una delle riflessioni che ho portato all’attenzione della maggioranza nel Consiglio Comunale di aprile;

qui tutti i dati sul consumo di suolo a Rovato: Tabella/excel.xlsx  

In Italia: www.snpambiente.it 

Per Una Politica all’Altezza delle Sfide

Circa un anno fa ho avuto l’opportunità d’incontrare tanti giovani che, in assoluta controtendenza, rispetto alla disaffezione politica nazionale, hanno deciso d’impegnarsi per cambiare la politica del nostro Comune. Ragazzi straordinari che ho avuto l’opportunità di ascoltare nelle loro storie fatte di tanti successi, ma anche di delusioni per una società che offre una politica non all’altezza delle sfide che deve affrontare.

Leggi tutto “Per Una Politica all’Altezza delle Sfide”

Il Carattere Simbolico delle Mozioni

Come dimostra l’iniziativa ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) le mozioni a carattere simbolico hanno un importantissimo ruolo nella politica e il loro esito indica la sensibilità nella quale le maggioranze orientano le proprie scelte amministrative. La maggioranza del nostro Comune dimostra, a differenza delle dichiarazioni di qualche mese fa, che il tempo per fare atti di carattere simbolico c’è, e, infatti, presenta la mozione per conferire la cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto” presentata, appunto, dai consiglieri di maggioranza. Evidentemente il tempo la maggioranza rovatese non lo ha solo quando queste azioni di carattere simbolico sono per riaffermare, nonostante i pessimi esempi accaduti, che Rovato non è fascista. La mozione bocciata dalla maggioranza relativa alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini aveva come espresso la funzione di dichiarare che “Rovato è impegnato a tutelare i diritti umani e a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Leggi tutto “Il Carattere Simbolico delle Mozioni”

La discriminazione non è mai accettabile

Il tema della discriminazione e del razzismo continua tristemente a raggiungere le pagine di cronaca dei nostri giornali.
Gli atteggiamenti discriminatori non sono accettabili da parte di nessuno, come non è accettabile esprimersi senza rispetto per gli altri, non importa il partito di appartenenza o il ruolo sociale.
Dire che non si voleva intendere ciò che si è scritto non è meno grave: in particolare quando questa incapacità di discernimento viene affermata da un membro delle istituzioni, incaricato di rappresentare la comunità rovatese e di compiere scelte per essa.

Consiglio comunale, febbraio 2021

Mentre molti sindaci emettono da inizio pandemia ordinanze per tutelare la salute dei propri cittadini, qui a Rovato, salvo rara e incerta eccezione, tutto tace. Intanto nell’ultimo consiglio comunale il Sindaco ha consegnato deleghe a tutti i consiglieri di maggioranza rassicurando che “non sono deleghe esecutive”: pertanto nessun rischio di confusione in capo al medesimo soggetto del ruolo di controllore e di controllato, ma un mero contributo di studio. Leggi tutto “Consiglio comunale, febbraio 2021”