INDICE 23.12.2024

    1. Piano di Zona 2025-2027
    2. Approvazione convenzione per la gestione del servizio tutela minori
    3. Comunicazione deliberazione della Giunta Comunale n. 238 del 25.11.2024 – Prelievo dal Fondo di Riserva
    4. Verifica periodica sulla situazione gestionale dei servizi pubblici locali
    5. Modifica del Regolamento per l’applicazione della nuova IMU
    6. Determinazione Aliquote IMU per l’anno 2025
    7. Proroga del servizio di tesoreria per il periodo 01/01/2025 – 30/04/2025
    8. Autorizzazione acquisto immobile “Ex Cinema Super – salone Don Bosco”

SINTESI

1 Approvazione Piano di Zona 2025-2027 e accordo di programma per l’attuazione del Piano di Zona

La proposta di approvazione del Piano di Zona 2025-2027 rappresenta un’occasione importante per consolidare le politiche sociali e socio-sanitarie del nostro territorio.

Il documento evidenzia il contributo degli enti del terzo settore, ma come emerso in commissione lo stesso viene presentato come ormai definito e non soggetto ad alcuna possibile modifica. In quanto il piano è già stato approvato dall’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Oglio Ovest del 10 dicembre 2024, quindi nessun intervento del consiglio è stato richiesto in via preventiva, in un’ottica di indirizzo politico ai fini della redazione dello stesso. L’attuale proposta di approvazione è quindi presentata senza alcun margine di miglioramento. Mentre un coinvolgimento preliminare sarebbe stato opportuno in un’ottica d’indirizzo politico e quindi di confronto e di approfondimento su questo importante tema.

Nonostante gli obiettivi ambiziosi che il Piano si propone di raggiungere, non è congiuntamente presentata una valutazione in merito alla sua sostenibilità economica. Si dovrà quindi capire – in corso d’opera – se le risorse stanziate, provenienti da fondi nazionali e regionali, saranno realmente sufficienti per garantire un’attuazione completa e omogenea delle misure e degli obiettivi perseguiti.

La relazione sul Piano 2021-2023 evidenziava altresì difficoltà passate. Sarebbe stato utile ragionare preventivamente in sede consigliare, auspicabilmente con la presenza di un assistenze sociale, su quali strumenti di monitoraggio e valutazione possono essere adottati per assicurare che i limiti riscontrati in passato non si ripresentino.

Si pone inoltre il tema territoriale, poiché l’ambito Oglio Ovest comprende comuni con realtà socioeconomiche e demografiche diverse. La riduzione delle disuguaglianze territoriali e meccanismi specifici per colmare in senso positivo eventuali gap sono aspetti politici importanti.

È evidente che un Piano di Zona per quanto positivo ed ambizioso, oltreché meritevole nelle intenzioni dei soggetti che lo hanno formato, ove presentato come definitivo e non aperto ad alcuna valutazione d’indirizzo politico non può godere del mio voto positivo.

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2 Approvazione convenzione per la gestione del servizio tutela minori

La proposta di approvazione della Convenzione per la gestione associata mista del Servizio Tutela Minori avrebbe sicuramente meritato maggior tempo per la sua valutazione.

Il ruolo del Comune di Chiari, in quanto ente capofila, pare determinante per il successo complessivo del progetto, ma non è chiarito come verranno gestite le risorse, la convenzione dopo aver fissato alcuni principi rinvia a quanto verrà accordato all’interno dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale n. 7 Oglio ovest per la gestione del Servizio di Tutela Minori associata mista. Sarebbe stato utile leggere le modalità di verifica e controllo da parte dei Comuni partecipanti.

Infine, per i Comuni che come il nostro hanno scelto la gestione autonoma, il carico di lavoro richiesto alle assistenti sociali potrebbe risultare elevato. In commissione è emerso che è stata data tutela a 54 ragazzi. Sicuramente i miei ringraziamenti vanno ai servizi sociali per il loro impegno nel dare puntuale risposta a ciascun bisogno, ma è fondamentale che vi siano risorse adeguate per far fronte alle esigenze di presa in carico dei casi più complessi, evitando il rischio di sovraccarico per il personale (convenzione prevede monte ore minimo 15 h).

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3 Comunicazione deliberazione della Giunta Comunale n. 238 del 25.11.2024 – Prelievo dal Fondo di Riserva

Le spese per l’acquisto di veicoli comunali e per la restituzione di contributi statali inutilizzati sono risultate superiori a quelle previste. La necessità di incrementare i relativi capitoli di bilancio deriva dall’insufficienza degli stanziamenti iniziali, emersa solo in corso d’anno. È stato quindi disposto il prelievo di € 5.086 dal Fondo di Riserva per l’annualità 2024, riducendo l’importo originario da € 52.781 a soli € 20.695 per la competenza, e da € 68.000 a € 35.914 per la cassa.

Conseguentemente, emerge con evidenza il rischio che questo modus operandi esponga il Comune alla possibilità di trovarsi senza fondi sufficienti nel Fondo di Riserva per affrontare eventuali situazioni realmente imprevedibili.

Lascia perplessi dover osservare come tali necessità, non siano state correttamente previste in fase di redazione del bilancio. Evidentemente, una più attenta pianificazione avrebbe evitato l’attuale utilizzo del Fondo di Riserva, destinato a coprire situazioni straordinarie e non prevedibili. Ad esempio, l’acquisto di veicoli comunali, benché utile, non appare giustificabile come una spesa emergenziale, bensì come una previsione che andava inclusa nel bilancio iniziale.

Non possono che essere espresse evidenti preoccupazioni per il reiterato ricorso a tale strumento, già utilizzato per altre voci di spesa nel corso dell’anno, che complessivamente ha ridotto il fondo iniziale di oltre il 60%. È altresì opportuno interrogarsi su come questi frequenti prelievi possano influire sulla capacità dell’ente di affrontare future emergenze.

È evidente che questo ennesimo utilizzo del Fondo di Riserva impone una seria riflessione sulla necessità di strategie di pianificazione finanziaria più efficaci, per garantire maggiore stabilità nelle spese correnti, evitando un uso così frequente e non sempre giustificabile – almeno a livello politico – di risorse destinate a emergenze straordinarie.

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4 Verifica periodica sulla situazione gestionale dei servizi pubblici locali

Nella relazione sulla gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica emerge l’esclusione dalla ricognizione di alcuni servizi gestiti in economia, come i servizi cimiteriali, la gestione dei parcheggi e il servizio luce votiva. Sebbene sia indicato che tali servizi siano privi di rilevanza economica o gestiti direttamente dal Comune, resta il dubbio sulla necessità di un’analisi più dettagliata delle motivazioni di queste esclusioni. Sarebbe auspicabile che in futuro anche i servizi esclusi siano oggetto di una valutazione, al fine di garantire una piena trasparenza sulla loro gestione e verificarne l’efficienza, i costi sostenuti e la qualità erogata.

Un secondo punto riguarda della concessione della farmacia comunale in via Franciacorta. La concessione trentennale (dal 22 febbraio 2018), unità alla scelta di non avere più una farmacia a controllo diretto  – vista la sua recente vendita – impedisce al Comune d’intervenire prima dei trent’anni ad adeguare il servizio a mutate esigenze della comunità o a nuovi scenari di mercato.

Infine, sul piano della sostenibilità economica, emerge un incremento progressivo dei costi in alcuni settori, come l’illuminazione pubblica e la gestione rifiuti. Ad esempio, il servizio di illuminazione pubblica ha comportato una spesa pro capite per punto luce di € 177,82 nel 2023. Questo valore potrebbe richiedere un confronto – sia sul passato che per il futuro – per verificare se vi siano margini di efficientamento economico.

Appare evidente, quindi, la necessità di adottare un approccio più strutturato e inclusivo nella ricognizione dei servizi pubblici locali, che permetta di valutare complessivamente non solo i costi, ma anche i benefici generati per la comunità. Solo attraverso una pianificazione trasparente e una verifica continua della gestione sarà possibile garantire un utilizzo ottimale delle risorse pubbliche e un’effettiva soddisfazione dei bisogni collettivi.

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5 Modifica del Regolamento per l’applicazione della nuova IMU

La proposta di abrogazione del comma 4 dell’art. 3 del Regolamento IMU, benché formalmente giustificata dall’adeguamento alle nuove disposizioni normative, solleva alcune perplessità sul piano sociale ed economico.

Questa modifica colpirà in modo particolare le famiglie che hanno beneficiato dell’aliquota ridotta per i comodati d’uso gratuito, introducendo una penalizzazione per quei nuclei familiari con redditi medio-bassi che già si trovano ad affrontare il peso crescente del carico fiscale. Nonostante il Comune mantenga la possibilità di applicare la riduzione del 50% della base imponibile, questa misura non compensa integralmente i vantaggi precedentemente riconosciuti a livello locale.

Inoltre, non risulta chiaro se siano state valutate alternative per mantenere, nei limiti della nuova normativa, forme di agevolazione mirate.

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6. Determinazione Aliquote IMU per l’anno 2025

La proposta di determinazione delle aliquote IMU per l’anno 2025 presenta diversi aspetti che meritano una riflessione approfondita, soprattutto in relazione al loro impatto economico e sociale sul nostro territorio.

Prima di tutto le aliquote applicate ai fabbricati produttivi e ai terreni agricoli sono elevate. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per le attività produttive e agricole, in un contesto che sappiamo essere sotto pressione.

Inoltre, in merito ai fabbricati produttivi del gruppo catastale D (come capannoni industriali, fabbriche e immobili usati per attività produttive) è necessario osservare come gli stessi siano soggetti a un particolare regime per quanto riguarda l’IMU.

L’IMU per questi immobili è calcolata utilizzando un’aliquota complessiva fissata dal Comune. Nel nostro caso siamo all’1,06%.

Di questa aliquota, una parte significativa (0,76%) è riservata allo Stato e non rimane al Comune.

Precisamente il Comune può utilizzare solo la parte residua dell’IMU dello 0,30% (nel proprio bilancio). Questo riduce notevolmente le risorse finanziarie che il Comune può ottenere da questi immobili, pur gravando sui contribuenti ovvero sulle aziende che possiedono o utilizzano tali fabbricati.

Infine, non si rilevano esenzioni o agevolazioni locali oltre a quelle previste dalla normativa nazionale. Considerando il momento di difficoltà economica generale, ci si sarebbe aspettati un’attenzione maggiore verso le categorie più fragili, come le famiglie a basso reddito, gli agricoltori per il loro ruolo strategico e i settori imprenditoriali più in difficoltà che già operano sul nostro territorio.

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7. Proroga del servizio di tesoreria per il periodo 01/01/2025 – 30/04/2025

 Il punto in esame riguarda la decisione di prorogare l’attuale convenzione con Crédit Agricole Spa per il servizio di tesoreria comunale fino al 30 aprile 2025 poiché la gara per l’affidamento del servizio per il periodo 2025-2028 è andata deserta (le offerte erano da presentare entro il 18.11.2024). Da quanto accaduto emerge l’importanza per il Comune di progettare e pubblicizzare un bando di gara che risulti attrattivo per gli operatori del settore. Sarebbe opportuno – visto l’ultimo esito infruttuoso – per il prossimo bando condurre studi di mercato preliminari al fine di valutare le condizioni economiche e contrattuali più adeguate a stimolare la partecipazione.

Altro elemento di criticità riguarda la durata della proroga, limitata a soli quattro mesi (ovvero al 30/04/2025). Se da un lato tale decisione garantisce la continuità del servizio, dall’altro pone significative pressioni sulle tempistiche per l’organizzazione di una nuova gara. È fondamentale assicurarsi che questa proroga non si traduca in un ulteriore ritardo nell’assegnazione definitiva del servizio, con possibili ripercussioni sulla gestione finanziaria dell’Ente.

È evidente che la gestione del servizio di tesoreria rappresenta un elemento strategico per l’amministrazione comunale, e per questo motivo è necessario che le decisioni prese in questa fase garantiscano piena trasparenza e massima efficacia nella gestione delle risorse pubbliche.

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8. Autorizzazione acquisto immobile “Ex Cinema Super – salone Don Bosco”

Il prezzo di € 250.000,00 viene dichiarato nel documento come congruo, ma non sono indicati i criteri di valutazione. Neppure sono indicati i progetti concreti per l’utilizzo dell’immobile né i costi futuri per eventuali ristrutturazioni o messe in sicurezza.

 Interventi di Valentina Remonato, Consiglio Comunale di Rovato  23/12/2024

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