ASSENZA VERBALE COMPLETO E PRESENZA DI VERBALI OMISSIVI

Come da pec inviata anticipatamente nella speranza di autonoma correzione amministrativa sono oggi a dover osservare che il verbale on-line allegato alla deliberazione n. 11 del 27.04.2023, non risulta riportare la corretta la ricostruzione cronologica dei fatti, avendo la sottoscritta chiesto, conformemente alle disposizioni del Regolamento Cons. Com. art. 31, la verbalizzazione della mia uscita prima che fosse concluso il voto e avendo iniziato l’atto d’uscita prima della votazione. Si chiede, quindi, di precisare la mia uscita indicata nel verbale, come segue la “Consigliera Remonato Valentina è uscita alle ore 20:01 alzandosi prima dell’inizio della votazione e materialmente uscendo prima della raccolta dei voti contrari. Dichiarando al momento dell’uscita: “si verbalizzi che esco visto che non mi è stato dato diritto di replica”.

Preciso che solo nella successiva verbalizzazione allegata alla deliberazione n. 12 del 27.04.2023, sono riportate le ulteriori mie dichiarazioni sul mancato riconoscimento del mio diritto.

Sul punto è stato da me depositato in data 14.07.2023 l’estratto video relativo ai fatti sopra descritti.

Si evidenzia la necessità di correzione del verbale allegato alla deliberazione n. 11 del 27.04.2023 come sopra precisato, poiché il verbale ad oggi non riporta la corretta cronologia dei fatti.

Con il presente intervento si chiede altresì l’immediata integrazione del verbale di deliberazione n. 14 del 27.04.2023, come di seguito precisato.

Il verbale allegato alla delibera consigliare n. 14/2023 non riporta il corretto andamento di seduta non indicando l’uscita dall’aula dei Consiglieri comunali di maggioranza e della Presidente. I membri del Consiglio rimasti sempre in seduta sul punto sono stati solo 7 (cinque di minoranza e due di maggioranza).

È evidente la necessità di correggere il verbale inserendo i fatti sopra illustrati come intervenuti. Indicando che “escono dalla seduta Capoferri Carlo Alberto, Buffoli Gabriele, Parzani Renato, Roberta Martinelli, Vezzoli Diego, Venturi Stefano.

Fatto da indicare prima del riportato mio intervento in cui si legge “Io chiedo ai Consiglieri cosa vogliono fare, se vogliono una sospensione di qualche minuto e chiedere una sospensione di qualche minuto”, precisando (alla Segretaria che interveniva) la legittimità della richiesta ex art. 55 p,6 Reg, sottolineandole: “Forse non è compreso che è una domanda”.

Dopo questo intervento deve essere inserita a verbale la dichiarazione della Segretaria la quale è intervenuta, interrompendo il confronto con i consiglieri rimasti in seduta, rispondendomi: “la domanda non è accolta”.

Dopo questa dichiarazione della Segretaria, deve essere indicato il rientro in aula del Consigliere Gabriele Buffoli e della Presidente del consiglio, la quale appena rientrata dichiarava, come riportato in verbale, la sospensione della seduta.

Per precisa memoria dei fatti da inserire nel verbale allegato alla deliberazione n. 14/2023, si è inviato in data 14.07.2023 l’estratto video del momento omesso nel verbale e registrato dalla diretta streaming (all. 1, estratto n. 2).

Risulta evidente come sia necessario correggere le omissioni sopra descritte e come l’assenza di un verbale unico impedisca ai cittadini di avere contezza dell’andamento di seduta come invece viene richiesto dal Regolamento che dispone che deve essere redatto il fedele resoconto di seduta.

L’attuale testo di deliberazione non consente nemmeno di verificare, da parte del Consiglio, che il verbale di deliberazione n. 8 del 20/04/2023 riporti correttamente tutti gli interventi, del Consiglio comunale del 20 aprile, con riferimento al punto 1.

In sostanza, con tale omissione verrebbero, anche questa volta, a mancare le dovute verifiche di correttezza che il nostro regolamento ex art. 61 Reg. pone in capo ai consiglieri su tutto quanto riportato come avvenuto in seduta. Tra i fatti, avvenuti in seduta, anche la mia constatazione della mancata approvazione del verbale come dovrebbe essere redatto ai sensi dell’art. 60 Reg. Cons. Com.

Tale organizzazione espone alla conseguenza che tutti i fatti intervenuti con riferimento al punto 1 non divengano come previsto all’Art. 2700 Codice Civile atto pubblico, fino a querela di falso. Posto che tale qualifica è riconosciuta all’atto verificato dall’organo che ha compiuto gli atti. Tale omissione è ingiustificata e continua a rappresentare un mancato esercizio da parte nostra dei nostri diritti di verifica su tutto quanto riportato come avvenuto all’interno della seduta; ed è fuori ombra di dubbio che il verbale di deliberazione n. 8 del 20/04/2023 riporta fatti avvenuti nel corso della seduta consigliare del 20 aprile scorso.

L’attuale organizzazione deve essere immediatamente corretta e i consiglieri devono poter chiaramente esprimersi e prendere posizione sul punto.

Considerato che la proposta di deliberazione n. 1 non include il dovuto riferimento al verbale di deliberazione n. 8 del 20/04/2023, si presenta alla Presidente l’Emendamento, redatto in forma scritta conformemente al regolamento (ex art. 21 Reg. Cons. Com.) come di seguito precisato, con le seguenti modifiche:

Gent.le Presidente,

la sottoscritta, consigliere presentatore, come da presente relazione, sottopone a questa assemblea il seguente emendamento nella proposta deliberativa di cui al punto 1) Approvazione verbali seduta del 20 aprile e del 27 aprile 2023 dell’ordine del giorno del Consiglio odierno.

Si propone che il testo della deliberazione sia così emendato:

dopo le parole <<Visti i verbali delle seguenti deliberazioni approvati dal Consiglio Comunale nella seduta del 20 aprile 2023”>> inserendo <<n. 8 del 20.04.2023: “Approvazione verbali seduta del 2 febbraio 2023.”>>.

Si evidenza, in conclusione, che le modifiche richieste non sono facoltative ma obbligatorie poiché è nostro dovere quali pubblici ufficiali formare un atto affidabile e non omissivo, che è valevole a tutti gli effetti di legge e soggetto a tutte le conseguenze previste dall’Ordinamento, il quale tutela in tutte le sedi, non solo la fiducia della collettività nella genuinità dei documenti, ma anche la funzione e la finalità che caratterizzano l’atto.

Intervento di Valentina Remonato, Consiglio Comunale del 20.07.2023