Ottava variazione al bilancio di previsione 2023-2025

La variazione al bilancio di previsione presentata non è adeguatamente giustificata in ordine alle motivazioni politiche che l’hanno creata, e non tiene conto delle esigenze, delle priorità dei cittadini in quanto privilegia alcune spese di investimento a discapito di altre, senza che nel complesso organizzativo ne emergano chiaramente le ragioni.

Il Comun realizza una nuova scuola dell’infanzia, ma limita la propria azione alla nascita di una nuova struttura fisica, senza riflettere sul ruolo sociale della stessa, anche in termini di proposta dei bisogni dei cittadini. Si privilegia la realizzazione dell’area dell’ex cinema Corso e mercato coperto, senza alcuna analisi in merito alla necessità della comunità.

La Maggioranza non affronta con metodo la necessità di spesa per manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici pubblici e delle strade. Il fondo di riserva e il fondo di riserva di cassa dovrebbero essere utilizzati per far fronte a spese e imprevisti urgenti, la Maggioranza invece utilizza questi strumenti previsti dal bilancio come metodo ordinario effettuando numerosi prelievi senza una motivazione in linea con la necessità di urgenza e mostrando piuttosto incapacità di previsione nel bilancio delle spese indicate, spese del tutto prevedibili come l’acquisto delle luminarie comunali; il metodo adottato mette a rischio la capacità dell’Ente di affrontare eventuali emergenze future. La maggioranza adotta sistematicamente un metodo che qui, apertamente, deve essere contestato, un sistema di prelievi dal fondo di riserva senza coinvolgere il Consiglio comunale, e limitandosi a comunicare provvedimenti a posteriori senza fornire spiegazioni e giustificazioni sufficienti, come dimostra la struttura di questo bilancio.

La variazione al bilancio anche questa volta non è conseguenza di alcun tipo di dialogo, il punto è stato trattato in Commissione come di consuetudine a distanza di soli quattro giorni dal Consiglio comunale, per pochi minuti e senza previo confronto con le associazioni di categoria e con i rappresentanti della società civile. Le scelte compiute sollevano dubbi sulla sostenibilità e l’efficienza della spesa del personale, che rappresenta una voce rilevante del bilancio comunale. Le informazioni rese sulle scelte di gestione avrebbero dovuto essere maggiormente chiarite; risulta irrazionale la scelta di assorbire il personale della farmacia, affidando agli stessi incarichi del tutto estranei alla loro formazione professionale. La mera attuazione della normativa con riferimento alla correttezza formale dell’inserimento a mezzo di appositi corsi formativi non colma la grave lacuna originata da una scelta politica che non pondera le competenze effettive delle persone. In particolare, è certamente necessaria la stabilizzazione del personale presente nella biblioteca e l’investimento sulla formazione dello stesso; ci si domanda però come un farmacista possa rispondere alle necessità di questa importante realtà che peraltro di recente è stata colpita da un grande vuoto con la morte della tanto ben voluta Matilde Giobini, una donna che per quasi tre decenni è stata presenza fissa e preziosa in questa realtà. Sostanzialmente ancora una volta si è limitato il ruolo del Consiglio comunale a una mera ratifica delle non lungimiranti scelte della Giunta, che poi si ripercuotono in costanti variazioni di bilancio e prelievi da fondi che dovrebbe utilizzare solo ed esclusivamente in situazioni di urgenza.

Valentina Remonato – 23.11.2023