A dicembre è tempo di bilanci. Il bilancio per questi primi anni, purtroppo, non è positivo: l’attuale amministrazione di Rovato ha dimostrato di non sapere che direzionare dare al proprio operato e le associazioni hanno spesso tamponato con le proprie idee e iniziative le carenze di questa maggioranza. Visti i tanti e non giustificati voti astenuti, non si sa nemmeno più dove sia l’opposizione in Consiglio comunale. La Giunta eroga contributi a pioggia senza spiegare la direzione politica delle proprie decisioni. Se l’attività si riduce a seguire le direttive degli uffici tecnici e delle richieste senza capacità di dare motivazioni proprie, potremmo sostituire tali persone con un qualunque esecutore di ordini e avremmo lo stesso risultato. Le persone chiamate a rappresentare l’intera cittadinanza dovrebbero saper interpretare i complessi strumenti amministrativi a loro disposizione per migliorare il futuro. Dovrebbero avere la sensibilità che i tecnici, in ragione del proprio ruolo, non possono avere; saper spiegare le proprie scelte sulla base della necessità del territorio. L’eletto che fa politica riceve dai cittadini un incarico che, senza vincoli di mandato e rispondendo solo alla propria coscienza, gli impone il ruolo di rappresentanza istituzionale. L’assenza di consapevolezza del proprio ruolo politico e istituzionale produce una classe politica che non è in grado di rispondere ai bisogni del territorio e che non sa nemmeno spiegare il perché delle proprie scelte. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Speriamo che i cittadini continuino a non accontentarsi di politici che non sanno spiegare i perché delle proprie decisioni.
Valentina Remonato
Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica.