1. SURROGA

    È doveroso precisare, riguardo alla presente deliberazione, il dispositivo dell’art. 38 TUEL.

    Quest’ultimo al punto 8 sancisce che “Le dimissioni dalla carica di consigliere, indirizzate al rispettivo consiglio, devono essere presentate personalmente ed assunte immediatamente al protocollo dell’ente nell’ordine temporale di presentazione… Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci. Il consiglio, entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari, con separate deliberazioni, seguendo l’ordine di presentazione delle dimissioni, quale risulta dal protocollo”.

    Come chiarito dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, nel parere del 13 Ottobre 2021 e ancor prima con i precedenti pareri (16 e 17 febbraio 2017), le dimissioni dalla carica di consigliere, disciplinate dall’articolo 38, comma 8, del decreto legislativo n. 267/00, seppur immediatamente efficaci, si distinguono “logicamente e cronologicamente… dal subentro del primo dei candidati non eletti, che si realizza con l’adozione di un atto consequenziale e subordinato entro il termine di legge” (TAR Lombardia n. 245/2006). Il termine è fissato in non oltre 10 giorni.

    Prendendo ad esempio le dimissioni della consigliera uscente, presentate il 15 maggio 2024, il consiglio comunale ai fini della deliberazione della surroga avrebbe dovuto essere fissato entro il 25 maggio e non certo come sta avvenendo a metà luglio.

    Applicando correttamente la normativa, il Consiglio non sarebbe rimasto senza uno dei suoi componenti per mesi. È ovvio che la vita delle persone cambi in 4 anni; è ben possibile che persone che si sono candidate a consigliere comunale nel 2020 non siano nella possibilità di ricoprire questo ruolo 3 o 4 anni dopo. Il legislatore, consapevole di questa situazione, ha dato un termine di 10 giorni tra la data delle dimissioni e la surroga del consigliere, mentre questo consiglio sta procedendo ignorando completamente la grave situazione di carenza di rappresentanza delle minoranze e lasciando trascorrere mesi tra le dimissioni e la dovuta deliberazione di surroga.

    Se le attività si fossero svolte correttamente, si sarebbe arrivati alla nomina di questo quarto consigliere in un paio di mesi dalla data di prime dimissioni, avvenute a novembre 2023. Se il ruolo del consiglio non fosse stato rilegato, da questa maggioranza, al minimo dell’obbligo di legge, ovvero meramente orientato a ratificare le scelte di giunta e ad adempiere agli obblighi di legge riferiti al bilancio, si potrebbe aprire lo sguardo al complesso normativo e alle sue opportunità, vedendo che molto di più potrebbe essere fatto e discusso all’interno di questa sede.

    1. VERBALE

    Devo osservare che è ancora mancante il verbale integrale del Consiglio Comunale. Ancora oggi i consiglieri non verificano tutti i fatti avvenuti durante la seduta precedente, come invece dovrebbero fare. Evidenzio come nella presente deliberazione la numerazione risulta creativa, si legge: 5,7,8 ecc. Questa volta a sparire è il numero 6.

    Il Consiglio non sta verificando se il verbale, e in particolare quanto allegato alla delibera n. 6, rispecchi fedelmente quanto accaduto durante l’ultima seduta, e ciò in violazione dell’articolo 61 del nostro regolamento. Questi fatti sono invece riassunti nella Trascrizione di tutto quanto avvenuto nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Resoconto integrale non unitariamente reso pubblico ai cittadini e non verificato dai consiglieri.

    Il Consiglio Comunale ha il dovere di assicurarsi che il verbale sia completo e accurato.

    L’emendamento che ora vi leggo mira a rendere almeno la presente deliberazione del Consiglio Comunale trasparente e completa come dovuto ai cittadini.

    1. DELIBERAZIONE DI GIUNTA N. 116/2024

    Sulla Comunicazione deliberazione della Giunta Comunale n. 116 del 03.06.2024 “Prelievo dal Fondo di Riserva e dal Fondo di Riserva di cassa – Annualità 2024”, osservo che il Fondo di Riserva di cassa è una somma di denaro che il Comune dovrebbe tenere in deposito presso la tesoreria, per far fronte alle esigenze di liquidità.

    Il documento presentato ci mostra che sono stati effettuati prelievi destinati a diverse voci di spesa, come l’acquisto di attrezzature varie, tra queste la sostituzione urgente della cappa da cucina presso l’Area Feste Popolari. 15.000,00 € sono stati quindi destinati all’Acquisto attrezzature varie. La tipologia di deliberazione in esame dovrebbe evidenziare, con completezza, la necessità di attingere al fondo di riserva e al fondo di riserva di cassa per finanziare spese impreviste o urgenti, e quindi adeguare dotazioni dei capitoli di spesa che dovessero rivelarsi insufficienti. Troppo vaga è l’indicazione “per le intervenute necessità”, in quanto il mero esempio di una cappa ormai vecchia ben poteva a suo tempo essere prevista tra le voci di spesa.

    Allo stesso tempo, il fatto che il Comune attinga sistematicamente dal fondo di riserva, come in questo caso, per un intervento che ben poteva essere a suo tempo previsto, indica una pianificazione politica in campo finanziario non adeguata poiché trasforma uno strumento eccezionale in uno strumento sistematicamente utilizzato. Osservo che il prelievo dal fondo di riserva rischia di avere un impatto negativo sulle capacità del Comune di affrontare eventuali emergenze o imprevisti futuri che richiedano riserva di liquidità. Risulta infatti prevedibile la considerazione che ci siano ogni anno spese di sostituzione delle attrezzature. I fondi di riserva dovrebbero, invece, essere utilizzati all’interno di una corretta pianificazione politica, con maggiore prudenza e solo quando strettamente necessario.

    1. 3^ Variazione di Assestamento Generale al Bilancio di Previsione 2024-2026.

    Nella proposta di deliberazione si legge “Dato atto che l’argomento è stato esaminato dalla competente Commissione Consiliare…”.

    Sul punto osservo che, se a favore della collettività è stata recepita dal Comune la mia richiesta di pubblicazione sull’albo pretorie della convocazione, ancora la sottoscritta – nonostante esplicita richiesta – non riceve le comunicazioni riferite alle convocazioni di commissione.

    Recuperata quindi autonomamente informazione della comunicazione, mi è stato impossibile assistere alla commissione pubblica avvenuta martedì.

    Costretta a chiedere al comune copia del verbale, in base allo stesso, posso osservare che sul punto oggetto del presente esame si legge: “L’argomento viene esposto dall’Assessore al Bilancio Dott. Simone Agnelli, il quale spiega che con la variazione di assestamento generale, prevista obbligatoriamente dall’art. 175 del Tuel, viene effettuata un’analisi completa di tutti i capitoli di entrata e di spesa e vengono apportate, dove necessario, tutte le variazioni finalizzate ad allineare le previsioni di entrata e di spesa alle reali necessita, in un orizzontale temporale che arriva al 31/12/2024,

    Non vengono effettuati rilievi particolari da parte dei presenti; solo il Consigliere Fogliata chiede alcune informazioni circa la tempistica dello stato attuazione lavori dell’opera mercatale (opera in parte traslata sull’anno 2025 con la variazione di assestamento).

    Interviene il Dirigente dell’area tecnica Arch. Giovanni De Simone che fornisce le spiegazioni necessarie. Terminata la spiegazione si procede alla votazione.”

    Letto il verbale, sul punto devo osservare che non sono stati chiariti i dettagli sull’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, né le modifiche delle fonti di finanziamento per investimenti, nè l’adeguatezza del fondo crediti di dubbia esigibilità, non garantendo di conseguenza in questa sede una discussione pienamente informata.

    È evidente come l’attività svolta in commissione sia completamente insufficiente, rendendo di fatto l’intervento sul punto un mero voto a favore o sfavore e non un approfondimento come, invece, istituzionalmente richiesto alle commissioni.

    1. Verifica Equilibri del bilancio di Previsione 2024-2026

    Il punto è stato spiegato in commissione senza alcun approfondimento rispetto a quanto riportato ora dall’Assessore.

    È interessante evidenziare come L’Organo di Revisione SULLA VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2024-2026, abbia verificato che l’importo del fondo di riserva ancora disponibile è pari ad 33.781,00 euro su uno stanziamento totale nella missione Fondo di Riserva (20, programma 1) pari ad euro 52.781,00.

    Mentre all’interno del documento di Verifica leggiamo “E’ inoltre presente anche l’applicazione, così come consentito dalla legge, della quota di € 500.000 di oneri di urbanizzazione alla parte corrente, lo stanziamento di € 6.533 pari al 10% delle alienazioni accertate al titolo quarto di entrata nonché la quota di € 2.445.887,98 di applicazione avanzo 2023 al bilancio 2024/2026 (di cui € 2.218.645,10 alle spese di investimento ed € 227.242,88 alla parte corrente).” (Pag. 8).

    La questione che rimane non approfondita è sulla base di quale analisi politica si è scelto di procedere al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio a mezzo di tale distribuzione degli importi.

    1. DUP

    Il documento in esame dichiara la propria volontà a “stipulare convenzioni con le associazioni del territorio per soddisfare nuove esigenze ed un sistema di relazioni (pag. 159)”, manca però alla base un progetto politico di coordinamento e indirizzo sugli obiettivi sinergici perseguiti.

    Il documento non affronta in modo strategico le emergenze che il nostro territorio sta vivendo, come la situazione economica e i problemi di sicurezza. Manca un’ottica di analisi dei problemi e di risposta ad essi.

    In termini più tecnici il documento ripropone l’insensato percorso di alienazione dei beni mobili intrapreso, sul punto devo osservare che le stime degli stessi beni dovrebbero avvenire prima rispetto a quando previsto, poiché solo un’analisi degli stessi consentirebbe una consapevole scelta di vendita del bene. Credo che nessun privato penserebbe di vendere la propria casa senza prima procedere a capire quanto potrebbe guadagnarci.

    Ci troviamo invece ad osservare che la stima del bene avverrà solo in occasione della redazione del bando (pag. 195 DUP)

    Mentre sul fronte degli investimenti, la costruzione di nuovi edifici risulta solo spesa, perché non inseriti nella prospettiva di utilità degli stessi in termini economici e sociali.

    Ponendosi anche in netto contrasto con una logica di tutela ambientale, come è il caso del mastodontico progetto del mercato coperto nel Foro Boario. Trovo miope la mancanza di un’analisi politica delle opportunità offerte dal PNRR, non solo in termini di spesa per i progetti finanziati, ma quali atti concreti volti ad ottenere il miglioramento della qualità di vita della nostra comunità. Manca anche un’analisi delle problematiche del territorio e quindi di risposte politiche all’altezza delle sfide che la società contemporanea ci pone. I giovani dovrebbero essere posti al centro della riflessione politica.

    Infine, credo non si possa pensare di affrontare il tema dell’uso delle droghe senza portare alcun dato di analisi delle problematiche sociali che potrebbero causarne la diffusione. Sul giornale – e non direttamente a questo consiglio – è stata riportata la notizia che sul nostro territorio vi è un uso di cocaina superiore a quello della città di Milano. I dati riferiti al nostro territorio sono gravi, ma: dove sono all’interno del programma di maggioranza le attività necessarie per cambiare il corso della nostra storia? Ovvero le attività volte a cercare risposte per far fronte a questa allarmante situazione?

    In conclusione, ritengo che questo Documento di Programmazione sia insufficiente e inadeguato ad affrontare le reali necessità del territorio.

    1. DESTINAZIONI INTROITO PARZIALE DA ALIENAZIONI

    Ho contestato più volte la politica di alienazione dei beni comunali perseguita da questa maggioranza. Ora vediamo che parte dell’importo ottenuto dalle alienazioni, precisamente € 135.129,82, viene destinato all’estinzione anticipata di un mutuo di € 1.545.525,71 complessivi. Si tratta di una scelta senza impatto significativo sulla riduzione del debito complessivo, ma che limita la disponibilità di tali risorse per altri investimenti o necessità davvero urgenti del Comune.

    Propongo quindi che la deliberazione venga respinta affinché ci sia un reale approfondimento volto a consentire di utilizzare questi fondi per progetti che apportino benefici diretti e immediati alla comunità, contribuendo allo sviluppo e al miglioramento dei servizi pubblici.

    8 e 9. Modifica al Regolamento Comunale di Contabilità e Approvazione schema di convenzione per l’affidamento del servizio di Tesoreria e di Cassa

    Il principio del risultato sancito dal D.Lgs. 36/2023, citato nella presente proposta deliberazione, enfatizza la necessità di ottenere il miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo, il che è facilitato da una procedura di gara pubblica e aperta.

    Considerato che la parte di regolamento oggetto della proposta di modifica era già conforme alla legge e che eliminare la frase “previa pubblicazione di bando di gara” potrebbe portare a una percezione di minore trasparenza e accessibilità. Ritengo che la proposta di modifica non sia positiva, poiché non migliorativa dell’attuale formulazione, anche se la procedura rimane tecnicamente aperta e pubblica.

  • 10  ESTENSIONE CAPANNONE VIA BARGANANA VERSO SAN GIORGIO

    Pubblicher l’intero intervento e gi ulteriori interventi nei prossimi giorni.

    Sul punto informo che in netto contrasto con l’obiettivo europeo del zero nuovo consumo di suolo la maggioranza ha autorizzato una nuova costruzione da 8.325 m2 in prossimità della frazione di San Giorgio, consentendo ad un capannone di via Bargnana di raggiungere complessivi 40.650 m2 tra area coperta e scoperta. Si tratta in definitiva di una decisione che si pone in netto contrasto con l’individuazione da parte di Regione Lombardia del nostro territorio come area agricola strategica.

Risposta del Sindaco sull’Interrogazione per la ZTL

Ad inizio mese, nell’esercizio delle mie funzioni di Consigliere, ho formalmente presentato un’interrogazione al Sindaco chiedendo:
La revisione delle modifiche alla viabilità e alla ztl, in particolare sollevando preoccupazioni ricevute dai cittadini riguardo alle recenti modifiche alla viabilità, introdotte con l’Ordinanza n. 136 del 20 maggio 2024, e alla Zona a Traffico Limitato (ZTL), mettendo in discussione la modalità di attuazione di queste modifiche ed evidenziando l’assenza di un dialogo adeguato con la popolazione e la spesa improvvisa di 4.000 euro approvata con delibera n. 15 utile ai varchi per il controllo targhe della ztl.
Mancanza di comunicazione e giustificazione adeguata, sul punto ho criticato la mancanza di comunicazione chiara e di giustificazioni adeguate per le scelte amministrative prese, sottolineando una storica mancanza di dialogo con i cittadini e le minoranze consigliari.
Impatto sulla sicurezza e proposta di revisione, è stato sottolineato come le modifiche abbiano influenzato negativamente la sicurezza. Nel documento è stato domandato di riconsiderare la situazione di piazza Montebello e il varco in piazza Cavour per migliorare la sicurezza e l’estetica del centro, sottolineando che la scelta attuale ha aumentato il traffico in Via Ricchino, creando pericoli per i pedoni. Ho quindi suggerito di ripristinare la situazione viaria precedente e di avviare un processo di revisione complessiva della decisione e di discussione aperta della stessa che coinvolga tutte le parti interessate.
Richiesta di dati e giustificazioni ulteriori, è stato chiesto al Sindaco di fornire dati specifici sull’affluenza diurna e notturna in piazza e le giustificazioni che supportano le scelte amministrative volte a limitare il traffico per proteggere il patrimonio storico e favorire la mobilità dolce.
Desidero, inoltre, evidenziare che negli anni passati l’introduzione estiva della ZTL aveva già sollevato forti critiche facendo emergere la necessità di un maggiore confronto con i cittadini. Ricordo che il 20 luglio 2023 è stata bocciata dalla maggioranza con astensione del gruppo Rovato W anche la mia mozione che proponeva una riflessione urbanistica affinché si aprisse una discussione pubblica sulle necessità di interventi volti al generale miglioramento della condizione delle strade su tutto il territorio del nostro Comune, sia del Centro che delle Frazioni, proponendo in particolare che venisse organizzata una riunione, possibilmente per ogni quartiere e frazione di Rovato, al fine di raccogliere le problematiche vissute su tutto il territorio per consentire una dinamica di virtuoso dialogo volto alla loro risoluzione.
Sono contenta quindi che Rovato W abbia aiutato i cittadini ad organizzare un tipo di evento che lo stesso gruppo non ha però appoggiato in aula consigliare. Ho avuto notizia dell’incontro in piazza dai cittadini, ma non ho ricevuto alcun invito dagli organizzatori, mi spiace molto che la minoranza politica continui ad agire in termini esclusivi piuttosto che inclusivi, macchiando una così bella iniziativa dal sospetto di una manovra più da campagna elettorale.
Concludo con il sincero consiglio a chi è contrario alle decisioni intervenute sulla Piazza Cavour e ivi ha residenza o attività commerciali ad impugnare il provvedimento entro il 19 luglio dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, perché la risposta che ho ricevuto dal Sindaco è chiara e, purtroppo, non lascia spazio ad alcun dialogo per la sua modifica.
La risposta mi ha convinto che la scelta è suffragata principalmente dall’obiettivo di impedire di fatto la movida notturna, credo che modificare la viabilità guidati da questo obiettivo sia sbagliato. L’esercizio dei diritti non dovrebbe essere impedito, una classe politica che impedisce le libertà di tutti per risolvere le difficoltà non alza la qualità di vita delle persone, al contrario i problemi dovrebbero essere gestiti nella loro specificità e non svuotando il centro come è avvenuto con questa decisione. Credo anche in un altro principio: una piazza vissuta dalla sua comunità è una piazza sicura e ritorniamo al problema che troppo spesso Rovato non si sta dimostrando un paese sicuro.

Documenti:

INTERROGAZIONE AL SINDACO SUL REGOLAMENTO PER L’AMMISSIONE AI SERVIZI DI ASILO NIDO

Civile non è introdurre una nuova ZTL senza dialogo con la cittadinanza*. Civile è rispettare e ascoltare i propri cittadini, partendo dal rispetto delle norme che regolano il funzionamento dei ruoli istituzionali.

Si deve invece osservare che in aperta violazione con Regolamento del Consiglio Comunale il Sindaco non ha adempiuto al proprio dovere di rispondere alle interrogazioni formulategli in merito ai criteri stabiliti per la redazione della graduatoria di accesso agli asili nido (art. 26 Reg. Cons. Com). Si è visto sostituito al suo ruolo prima l’ufficio tecnico, che nulla c’entra con le scelte politiche, e solo dopo nuova richiesta si è ricevuto l’intervenuto politico, ma non del Sindaco che è l’organo responsabile della risposta, ma dell’Assessore, con un documento che conferma di non prendere in alcun conto i rischi di discriminazione insiti nel documento che regola la graduatoria di accesso agli asili nido e descritti nella puntuale interrogazione rivolta al Sindaco.

Mi spiace constatare di non aver mai ricevuto alcun riscontro istituzionale dal Sindaco, che invece sui giornali si rivolge frequentemente alla minoranza.

 A questo link il testo dell’ultima interrogazione: interrogazione-asili.pdf

*Replica intervento del Sindaco Giornale di Brescia 09.06.2024

Memoria

C’è una profonda distinzione tra storia e memoria, ci sono alcuni avvenimenti nella storia che per il loro insegnamento assurgono a memoria. Il ricordo di Giacomo Matteotti in questa giornata è memoria, memoria dei nostri più alti valori. I valori di un uomo antifascista, entrato in Parlamento per il suo radicamento sociale e impegno politico territoriale. Nota la sua attenzione ai bilanci pubblici e ai procedimenti di assegnazione dei grandi lavori pubblici a mezzo di una puntigliosa analisi dei contratti volta alla verifica del corretto rapporto tra imprese e amministrazioni. Una politica impegnata a denunciare le delibere urgenti delle giunte comunali quale strumento tristemente trasformato in un cavallo di Troia per gli abusi.

Il suo impegno ha fatto la parte migliore della storia, il nostro dovere è farne memoria. Oggi nel centenario dal suo omicidio ricordiamo la sua vita, per farne esempio da seguire della nostra politica.

Di seguito un estratto del discorso di Giacomo Matteotti alla Camera dei Deputati del 30 MAGGIO 1924, il 10 giugno 1924 Matteotti veniva assassinato. Un discorso che racconta molto, le sue parole e il rumore della maggioranza nel tentativo di impedirle sono memoria di come la forma sia anche sostanza.

GIACOMO MATTEOTTI. Ciascun partito doveva, secondo la legge elettorale, presentare la propria lista di candidati… (Vivi rumori)

MAURIZIO MARAVIGLIA. Ma parli sulla proposta dell’onorevole Presutti.

GIACOMO MATTEOTTI. Richiami dunque lei all’ordine il presidente! La presentazione delle liste – dicevo – deve avvenire in ogni circoscrizione mediante un documento notarile a cui vanno apposte dalle trecento alle cinquecento firme. Ebbene, onorevoli colleghi, in sei circoscrizioni su quindici le operazioni notarili che si compiono privatamente nello studio di un notaio, fuori della vista pubblica e di quelle che voi chiamate “provocazioni”, sono state impedite con violenza. (Rumori vivissimi)

GIUSEPPE BASTIANINI. Questo lo dice lei!

VOCI DALLA DESTRA. Non è vero, non è vero!

GIACOMO MATTEOTTI. Volete i singoli fatti? Eccoli: ad Iglesias il collega Corsi stava raccogliendo le trecento firme e la sua casa è stata circondata… (Rumori)

MAURIZIO MARAVIGLIA. Non è vero. Lo inventa lei in questo momento.

ROBERTO FARINACCI. Va a finire che faremo sul serio quello che non abbiamo fatto!

Leggi tutto “Memoria”

SPESA URGENTE DA 4.000 EURO PER LA ZTL NEL COMUNE DI ROVATO

La nuova viabilità di Rovato ha comportato lo spostamento con urgenza di 4.000 €, una spesa passata in sordina in realtà destinata alla ZTL. I prelievi dal fondo di riserva devono essere giustificati da motivazioni straordinarie, di necessità e urgenza; ogni decisione di questo genere deve essere accompagnata da una chiara e dettagliata esposizione delle ragioni che rendono tale spesa indispensabile e ineludibile, nel momento in cui viene effettuata. Nel Consiglio comunale del 22 aprile denunciavo che la delibera della Giunta Comunale n. 15 del 29.01.2024 “non fornisce dettagli sufficienti riguardo la natura dell’incarico tecnico, che ha reso necessario il prelievo di 4.000 € dal fondo. Non è stata fornita alcuna spiegazione ai cittadini sul perché questa spesa non potesse essere prevista nel bilancio ordinario, né su quali siano le specifiche urgenze che giustificano l’uso del fondo di riserva”. Il Vicesindaco interveniva dicendo per la prima volta che “si tratta di un’integrazione a un incarico tecnico di studio per il posizionamento e l’allacciamento di nuove telecamere e varchi”. Non veniva spiegato che queste telecamere ai varchi in realtà non erano per controlli di sicurezza, ma per creare l’insensata zona di sensi unici in relazione a una confusa ZTL a orario e a giorni variabili.
Anziché imparare dalle precedenti esperienze d’introduzione della ZTL nei periodi estivi che avevano fatto emergere chiaramente la necessità di maggior confronto con la popolazione locale, la maggioranza ha proseguito sulla linea dell’assenza di confronto e dell’attuazione in sordina delle proprie scelte politiche e così ha investito con urgenza ben 4.000 euro, non per garantire ai cittadini la sicurezza, ma per aspettarli al varco con le telecamere per le multe.
Pertanto, si è trattato di un bel percorso dal confronto zero, di riciclo di vecchie Ordinanze contestate che si auspicavano abbandonate e di spesa pubblica passata in sordina per l’assenza di motivazioni che consentissero ai cittadini di capire davvero i motivi di spesa. Evidentemente la maggioranza si è guardata bene dall’aprire un confronto sui motivi della spesa, che si scopre oggi non erano 4.000 euro per la sicurezza pubblica di cui avremmo tanto bisogno, ma per una modifica alla viabilità avvenuta senza confrontarsi né con la minoranza politica, né con la cittadinanza.
Ci tengo poi ad un’ultima considerazione, il documento attuativo della viabilità, Ordinanza di settore n. 136 del 20 maggio 2024, spiega che è stata valutata “la necessità di migliorare e garantire l’esigenza di limitare il traffico nel centro storico, nel quale l’afflusso di veicoli crea disturbo e pericolo per gli utenti del centro storico, in particolar modo nelle ore serali e notturne, nonché di salvaguardare il patrimonio storico ed architettonico in adesione ed attuazione degli indirizzi dell’organo esecutivo comunale favorendo contestualmente la mobilità dolce”.
Si deve invece osservare che il cambio di sensi unici ha portato ad un aumento notevole di veicoli che attraversano via Ricchino, questo traffico origina un serio pericolo anche per i pedoni che transitano l’area e conseguenze su tutta la viabilità limitrofa.

In sostanza la maggioranza fa cilecca sia sull’obiettivo della pedonalizzazione, vediamo infatti il centro storico semplicemente svuotato, sia su quello della gestione complessiva del traffico e lo fa senza alcun dialogo, con una delibera urgente da 4.000 euro, una delibera il cui vero senso lo si scopre evidentemente solo ora, mettendo insieme le briciole del pasticcio.

Contraddizioni a Rovato: Incoerenza nella Pianificazione del Territorio

Come consigliere comunale di minoranza, mi trovo nella posizione di osservatore critico delle decisioni amministrative che influenzano il futuro di Rovato, non a caso la mia pagina Facebook si chiama Valentina Remonato sindaca in opposizione. Questa attività di sindacare, ossia sottoporre a controllo, mi ha recentemente portato a scoprire una situazione particolarmente contraddittoria che ha catturato la mia attenzione e merita di essere esposta ai cittadini. Si tratta del progetto H2iseO rispetto alla nuova destinazione d’uso del terreno, come delineata nel Piano di Governo del Territorio (PGT) pubblicato il 10/04/2024 sul Bollettino Ufficiale.

Il progetto H2iseO, che prevede la realizzazione di un impianto per il rifornimento di treni a idrogeno e la struttura per manutenzione e deposito, è collocato in un’area vicino alla stazione ferroviaria di Rovato. Tuttavia, la recente revisione del PGT ha ridefinito questa area come zona agricola di non trasformazione, teoricamente non idonea per tali costruzioni.

Il cuore del problema è una discordanza evidente tra le affermazioni del PGT e la realtà del territorio. Il piano dovrebbe mirare a un “conteggio reale” delle destinazioni agricole, un obiettivo encomiabile se non fosse che una porzione di queste “destinazioni agricole” è invece occupata dai binari della ferrovia previsti nel Prgetto H2iseO. Nonostante ciò, il progetto è ritenuto legittimo dal Comune perché basatosi sulla sua approvazione precedente alla modifica del PGT.

Il Comune evidenzia che va tutto bene perché l’impianto di manutenzione è stato approvato con Decreto n. 8184 del 31.05.2023 in variante al precedente strumento urbanistico, peccato che il Decreto si riferiva agli strumenti urbanistici difformi passati, senza certo immaginare che il Comune avrebbe redatto strumenti urbanistici difformi anche successivamente all’approvazione del progetto.

Questa incongruenza non è solo un errore di pianificazione; è una contraddizione che mette in luce l’irrazionalità nelle decisioni amministrative di questa maggioranza. Affermare l’intenzione di proteggere le zone agricole mentre si approvano progetti che le compromettono non solo è controproducente, ma mina la fiducia dei cittadini nelle scelte politiche svolte dal proprio comune.

Questo articolo non vuole essere una mera critica, ma un richiamo all’importanza della coerenza e alla trasparenza nelle decisioni che modellano il nostro ambiente. È essenziale che le politiche pubbliche riflettano una vera comprensione e un rispetto delle reali condizioni del territorio. Le decisioni devono essere prese con una visione chiara degli effetti a lungo termine, non solo seguendo le correnti del momento.

Come comunità, abbiamo il diritto e il dovere di richiedere una gestione più attenta e lungimirante del nostro territorio. È necessario che i cittadini richiedano un approccio più responsabile nella pianificazione delle nostre risorse e nella protezione del nostro patrimonio ambientale e agricolo. Solo così potremo assicurare che Rovato cresca in modo sostenibile e armonioso.

Link documenti: Osservazione TreNord SpA e Rigetto

Treni a Idrogeno – Il Leone, Marzo 2024

Il nuovo enorme capannone in prossimità della stazione è parte del progetto H2iseO. Un progetto che include un’officina di manutenzione e un impianto permanente per il rifornimento dei treni a idrogeno in prossimità della stazione rovatese.
Un progetto sul quale il Comune ha espresso parere favorevole senza coinvolgere né il Consiglio Comunale, né i cittadini di Rovato. Una costruzione che ha distrutto la veduta su campi e colline, una volta visibili da via Lombardia. FerrovieNord, ha dichiarato, nella sue osservazioni al PGT, che i binari di raccordo andrebbero in parte ad interessare un’area a destinazione agricola.
Abbiamo assistito a giochi di parole, come se il Sindaco non sapesse che l’impianto è permanente e il termine “mobile” si riferisce al sistema di stoccaggio dell’idrogeno. L’unico intervento previsto, in cambio della realizzazione del progetto, è la ciclabile in via Poffe. Non è invece stata prevista nessuna piantumazione di fasce erboree a mitigazione dell’impatto ambientale.
Una buona politica impone la transizione energetica, limitando l’impatto ambientale e tutelando le persone. Le sorgenti di rumore sono dichiarate come poche e sporadiche e quindi non sono previste barriere anti rumore, ma anche il rumore su rumore abbassa la qualità di vita delle persone che lo subiscono. Il progetto nemmeno considera la presenza della scuola materna a poche centinaia di metri dall’impianto di rifornimento ad idrogeno.
Ad ulteriore conferma che il progetto sia sicuro come richiesto dall’iter autorizzativo e come dichiarato nelle relazioni tecniche ho richiesto al Prefetto una sua valutazione a tutela della sicurezza pubblica.
Valentina Remonato Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica

Link approfondimento treni a idrogeno: analisi_treni_idrogeno/

Nemmeno un marciapiedi al confine del capannone per i treni a idrogeno

Luogo impianto treni a idrogeno, stazione di Rovaot

🚄 TRENI A IDROGENO A ROVATO 💨

Cittadini di Rovato,

volete saperne di più sull’impianto di rifornimento dei treni a idrogeno? 🚀

Ho portato le seguenti preoccupazioni alla Prefettura, sollecitando ulteriori valutazioni per garantire che la sicurezza pubblica e l’integrità del nostro territorio siano preservate.

 PUNTI CRUCIALI ↓

  1. Sicurezza e Prossimità Urbana: l’impianto, collocato nel cuore di Rovato, a stretta vicinanza di scuole e abitazioni, richiede la nostra massima attenzione. L’infiammabilità dell’idrogeno pone sfide significative che devono essere affrontate con misure di emergenza all’avanguardia.
  1. Processo Autorizzativo: la popolazione locale non è stata coinvolta in particolari iniziative utili al processo decisionale. Nemmeno i consiglieri comunali sono stati coinvolti in queste decisioni.

Regione Lombardia (Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti E Mobilità Sostenibile) ha autorizzato l’impianto con atto dirigenziale n. 6155 del 27/04/2023. Mentre il Comune di Rovato ha autorizzato in data 06/09/2022 con Permesso di Costruire PESUAP/2022/00185/PDC il PROGETTO “H2IseO” sito in Viale Lombardia.

  1. Valutazioni Ambientali e Geologiche: i documenti indicano la realizzazione di indagini preliminari per potenziali impatti significativi. È essenziale che tali studi oltre che pubblicati nel loro rigore scientifico siano anche oggetto di chiara e comprensibile comunicazione alla comunità.
  1. Comunicazione e Informazione: la chiave per un futuro sicuro e sostenibile è una comunicazione trasparente. La popolazione di Rovato merita di essere pienamente informata sulle misure di mitigazione ambientale e di sicurezza, specialmente considerando l’assenza di una chiara e diffusa informazione sulle misure preventive specificamente adottate a tutela del nostro territorio in relazione agli intriseci rischi di questa tipologia di impianti.

🌱 Uniamoci per ottenere chiarezza e garanzie concrete.🌱                                                                                

APPROFONDIMENTO – IMPIANTO DI RIFORNIMENTO E MANUTENZIONE TRENI A IDROGENO

Nel Comune di Rovato è collocato l'impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, progetto “H2IseO”

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di rifornimento idrogeno mobile per convogli ferroviari, nell’area di Ferrovienord a ridosso della stazione ferroviaria di Rovato, dove verrà realizzato anche un deposito per la manutenzione dei convogli ferroviari alimentati ad idrogeno.

Detto intervento è stato suddiviso in due lotti funzionali distinti e indipendenti ed è parte del progetto denominato H2iseO che mira a realizzare un Hydrogen Valley in Val Camonica e prevede quattordici treni a idrogeno, 40 autobus ad idrogeno, tre impianti di produzione per complessivi  € 392,4 milioni di investimento, con un totale di finanziamento pari a € 22.620.986,00 per l’Impianto Manutenzione Rotabili a Rovato.

Costo complessivo progetto ferroviario

L’investimento totale per il progetto ferroviario ammonta a 362,4 milioni di euro, suddiviso in 177,6 milioni di euro per gli impianti e 184,8 milioni di euro per i treni.

Le risorse provengono dai seguenti enti:

  • Risorse della Regione Lombardia per  80,1 milioni di euro. (di questi € 817.634,06 corrispondono all’importo impegnato dalla Regione Lombardia nell’impianto di rifornimento permanente collocato a Rovato).
  • Fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per 97,2 milioni di euro.
  • Contributi di Ferrovie Nord Milano (Fnm) per 70,8 milioni di euro.
  • Ferrovie Nord Milano si è dichiarata disponibile anche a coprire 114,3 milioni di euro destinati al secondo lotto di treni, nel caso in cui non fossero identificate ulteriori fonti di finanziamento.

L’impianto di Rifornimento è composto da:

  • unità di erogazione per il rifornimento idrogeno dei convogli ferroviari;
  • baia stazionamento per carro bombolaio, il quale trasporterà l’idrogeno che rifornirà il treno;
  • cunicolo dentro il quale passeranno i tubi per il trasferimento dell’idrogeno dal carro bombolaio verso l’Unità di erogazione;
  • vari sistemi ausiliari quali piping (ovvero sistema di tubazioni), antincendio, rilevazione gas e incendi, illuminazione, rete di terra atti al corretto funzionamento ed in sicurezza della sequenza di rifornimento treni.

In parole semplici l’impianto di rifornimento idrogeno per treni funziona in modo simile a un gigantesco distributore di carburante, ma specificamente progettato per l’idrogeno.

Di seguito una semplificazione dei passaggi principali :

1. L’idrogeno viene tenuto in un carro bombolaio, ossia in un veicolo che serve sia come mezzo di trasporto che come contenitore per lo stoccaggio dell’idrogeno.

2. Quando necessario, l’idrogeno viene trasferito dal carro bombolaio al treno. Questo avviene tramite un’unità di erogazione, che gestisce il flusso di idrogeno dai serbatoi del carro fino ai serbatoi del treno, per un rifornimento sicuro e controllato.

3. Diverse tecnologie e sistemi ausiliari supportano il funzionamento sicuro dell’impianto, tra cui sistemi di sicurezza per il rilevamento di fughe di idrogeno, sistemi antincendio, e sistemi di controllo operativo.

Cerchiamo di chiarire il concetto di “impianto mobile” in relazione al progetto di rifornimento di idrogeno a Rovato

L’Impianto a Rovato è permanente

  • L’impianto di rifornimento di idrogeno di Rovato è un’infrastruttura permanente, come indicato nella Relazione Generale del progetto (link: B32-D-a-001-IT–R1_Rel generale.pdf).
  • Non è un impianto temporaneo o “mobile” nel senso di essere smantellato e riposizionato periodicamente o dopo poco tempo.

Idrogeno mobile per la distribuzione ai treni

  • La dizione “idrogeno mobile/impianto mobile” si riferisce al sistema di stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno utilizzato per rifornire i treni. Questo sistema è progettato per essere flessibile e trasportabile, consentendo il rifornimento di idrogeno a mezzo del carro bombolaio.

Impianto permanente con flessibilità di distribuzione

  • In sintesi, l’impianto “mobile” di Rovato è una struttura fissa che utilizza un sistema flessibile per la distribuzione dell’idrogeno ai treni.
  • La mobilità si riferisce al sistema di distribuzione, non all’impianto stesso.

Esempio per rendere chiara la struttura

  • Immaginate un distributore di benzina dove l’impianto è fisso, ma le autocisterne che trasportano il carburante sono mobili.
  • Lo stesso principio vale per l’impianto di Rovato: l’impianto è fisso, ma l’idrogeno può essere trasportato e distribuito ai treni in modo flessibile.

Conclusione

L’impianto di rifornimento di idrogeno di Rovato è un’infrastruttura permanente che rappresenta una soluzione innovativa per la distribuzione di idrogeno ai treni. Il sistema di distribuzione flessibile consente di rifornire i treni muovendosi al punto individuato per il rifornimento.

L’intervento complessivo per l’impianto di manutenzione (maxi officina) riguarda:

  • la realizzazione di un impianto di manutenzione rotabili per i nuovi treni alimentati ad idrogeno da utilizzare per il servizio di trasporto regionale passeggeri sulla tratta ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo;
  • la formazione di un parco ferroviario a servizio del nuovo deposito per il ricovero di parte del nuovo materiale rotabile;
  • l’adeguamento della stazione di Rovato FN in funzione dell’inserimento del nuovo impianto;
  • l’adeguamento di un tratto di viabilità campestre a nord dell’attuale stazione per consentire la chiusura del passaggio a livello di viale Cesare Battisti;
  • la realizzazione, quale opera complementare per il miglioramento dell’accessibilità ciclopedonale alla stazione di Rovato FN, di un nuovo tratto di pista ciclabile lungo la via Poffe.

CONSIDERAZIONE SUL PROGETTO DI ROVATO “H2iseO”

Descrizione del Contesto Paesaggistico e Urbano

  • L’area d’intervento individuata è descritta, nella documentazione progettuale, come marginale rispetto al centro urbanizzato di Rovato e confinante con aree agricole. Nella stessa documentazione viene però evidenziata l’importanza del paesaggio esistente e la sua potenziale alterazione a seguito della realizzazione dell’impianto.Immagine della Relazione nel progetto H2iseO

Impatto Visivo e Alterazione del Paesaggio

  • Il paesaggio interessato è descritto nella documentazione come privo di valori paesaggistici o di biodiversità particolarmente significativi, ma tali considerazioni non escludono l’impatto visivo che l’impianto potrebbe avere sulla percezione del paesaggio da parte della comunità locale e dei visitatori. Si deve evidenziare che i lavori fino a oggi svolti hanno già completamente distrutto la veduta del paesaggio raffigurata a pag. 6 del documento Studio di Prefattibilità Ambientale (pdf B32-D-e-001-IA-R0).

Incremento del Traffico e dell’Impatto Acustico

  • Nella Relazione Generale si legge “Vista l’assenza di organi in movimento e apparecchiature rotative, le uniche sorgenti di rumore previste sono appunto il carro bombolaio durante il transito nell’area di impianto, il flusso di idrogeno durante il rifornimento e lo scarico delle valvole pneumatiche durante la loro attivazione. Queste sorgenti di rumore saranno sporadiche pertanto non saranno impattanti confrontati col livello di rumore già presenta nella zona urbana di interesse e irrilevanti ai fini della valutazione d’impatto ambientale”.
  • Nello Studio di Prefattibilità si precisa che per quanto riguarda la fase di esecuzione, gli effetti sulla salute pubblica potrebbero derivare principalmente dal rumore generato dai macchinari, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione dei convogli. L’impianto è progettato con strutture in cemento pensate per proteggere da possibili esplosioni o incendi e aiutare a mitigare la rumorosità. Questo fa sì che i livelli di rumore rimangano al di sotto dei limiti legali.
  • Si deve osservare che l’incremento del traffico e dell’impatto acustico derivante dall’operatività dell’impianto comporteranno comunque l’incremento della rumorosità dell’area (rumore su rumore).
  • Gli aspetti acustici, dovuti alla natura dell’intervento e alle sue implicazioni sulla infrastruttura di trasporto e sulla viabilità locale, richiedono di essere valutati a livello politico non solo in ottica di rispetto dei valori di legge, ma anche di qualità di vita delle persone che abitano l’area limitrofa (che include una scuola materna a poche centinaia di metri).

Rischi legati all’uso dell’idrogeno

  • La discussione sulla sicurezza e sui rischi associati all’utilizzo dell’idrogeno come fonte energetica, sebbene riconosciuta come pulita, richiede un’attenta valutazione delle misure di sicurezza e di emergenza per mitigare potenziali incidenti e maggiori valutazioni in ordine al metodo utilizzato per la sua produzione nel caso specifico. La considerazione dell’ uso di energie pulite da parte dell’impianto deve includere anche considerazioni in ordine al metodo di produzione dell’idrogeno utilizzato e quindi l’eventuale immissione di gas serra in sede produttiva.
  • La scelta di utilizzare la tecnologia di Steam Methane Reforming (SMR) alimentata da biometano, con l’aggiunta della cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), riduce l’impatto ambientale rispetto ai metodi tradizionali di SMR, grazie all’utilizzo di biometano, una risorsa rinnovabile, e alla mitigazione delle emissioni di CO2 attraverso il CCS. Tuttavia, nonostante queste innovazioni, il metodo adottato non raggiunge il livello di sostenibilità dell’idrogeno prodotto esclusivamente tramite processi che non comportano emissioni di gas serra.
  • L’impianto di rifornimento non risulta soggetto agli obblighi di cui alla  Direttiva Seveso III (direttiva 2012/18/UE) e al Decreto Legislativo 26 giugno 2015, n. 105. Questa normativa prevede stringenti misure di sicurezza e appositi processi per la pianificazione delle risposte di emergenza ai fini di garantire la protezione della salute pubblica e dell’ambiente circostante. Sarebbe stato utile chiarire esplicitamente i motivi della non applicabilità della direttiva all’impianto.
  • Dai dati contenuti nei vari documenti del progetto possiamo fare questa ipotesi: ogni treno ha una capacità di 2 serbatoi, ognuno contenente 160 kg di idrogeno. Quindi, ogni treno può contenere 320 kg di idrogeno. Con 5 binari indicati (di cui due dedicati al rifornimento) possiamo ipotizzare cinque treni, la quantità totale di idrogeno nei treni è 5×320=1600g. Aggiungendo la capacità del carro bombolaio, che è di 1400 kg, la quantità massima totale di idrogeno presente nell’impianto non dovrebbe essere superiore a 300 kg ovvero 3 tonnellate o di 3400 kg considerando il secondo carro bombolaio da 400Kg (massa totale).
  • La Direttiva Seveso III regola impianti superiori alle 5 tonnellate di idrogeno, si può concludere che probabilmente l’impianto di rifornimento idrogeno per treni di Rovato non supera questo dato.
  • Sarebbe utile fornire alla popolazione residente una chiara e semplificata informazione ufficiale sulla quantità massima d’idrogeno accoglibile nel sito, considerando il numero massimo di treni in stazionamento oltre all’idrogeno contenuto nell’impianto di rifornimento.
  • L’impianto di rifornimento risulta assoggettato alla normativa elencata all’interno della documentazione del progetto (Relazione Generale).

Impatti sulla Biodiversità e sui Corridoi Ecologici

  • L’assenza di una significativa biodiversità o di valori paesaggistici nell’area d’intervento come ritenuto nell’analisi, non elimina la necessità di considerare gli impatti potenziali sui corridoi ecologici e sulla fauna locale, specialmente in un contesto caratterizzato da una forte presenza agricola e naturale.

Consumo di Suolo e Sostenibilità

  • La trasformazione dell’uso del suolo da agricolo o naturale a industriale per la realizzazione dell’impianto solleva questioni legate al nuovo consumo di suolo e alla sua sostenibilità a lungo termine, considerando anche gli obiettivi di conservazione del paesaggio.Area Nord Progetto Treni Idrogeno di Rovato
  • La stessa foto riportata nella relazione dimostra che l’impianto deteriora il confine tra area urbanizzata ed agricola, andando in definitiva ad aumentare l’edificato industriale a confine dell’area residenziale e a distruzione del paesaggio naturale visibile dalle abitazioni. Queste abitazioni con l’intervento si trovano a vedere la maxi officina anziché il paesaggio naturale.

Mancanza di Coinvolgimento Pubblico e Trasparenza sull’Impianto di Rifornimento

  • Nel procedimento decisionale riferito all’impianto di rifornimento non è stata inclusa la cittadinanza e nemmeno avviato un procedimento di informazione diffusa sul territorio, emergono quindi evidenti preoccupazioni dovute ad una partecipazione insufficiente nella gestione del progetto.  Nell’iter decisorio sono stati chiamati ad esprimere un parere solamente i seguenti soggetti: REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO; COMUNE DI ROVATO; ATS BRESCIA; ARPA LOMBARDIA Dipartimento di Brescia; PROVINCIA DI BRESCIA; RFI; AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI; MINISTERO DELL’INTERNO; Comando Vigili del Fuoco Brescia; CONSORZIO IRRIGUO ROGGIA FUSIA TERZO DI ROVATO; ACQUE BRESCIANE; LD RETI S.r.l.; TERNA RETE ITALIA S.p.A.; E-DISTRIBUZIONE S.p.A.; UNARETI S.p.A.;  OPEN FIBER S.p.A.; TIM S.p.A. VODAFONE S.p.A. WINDTRE S.p.A.; FASTWEB S.p.A.; SNAM S.p.A.; FERROVIENORD S.p.A..
  • Il Comune di Rovato ha espresso il proprio parere senza coinvolgere il Consiglio Comunale e la cittadinanza rovatese.
  • Conseguentemente non è stato possibile avviare un dialogo tra amministrazione e cittadinanza al fine di ottenere che nel progetto approvato venissero inserite migliorie urbanistiche e di mitigazione ambientale come eventualmente richieste dai cittadini, a titolo esemplificativo, prevedendo barriere antirumore.

Link autorizzazione impianto rifornimento: Regione Lombardia – Decreto n. 6155 del 27/04/2023.

LINK PER DOCUMENTI E APPROFONDIMENTI: https://…analisi_documenti_treni_idrogeno/

Stazione treni a idrogeno Rovato

Valentina Remonato – aggiornato il 12 aprile 2024