VENDITA DELLA FARMACIA COMUNALE, IL MIO VOTO CONTRARIO

Le Farmacie Comunali hanno storicamente avuto la funzione di facilitare l’accesso ai farmaci alle fasce sociali più deboli. Con il passare del tempo la Farmacia si è imposta quale punto di riferimento per la cittadinanza. Consapevoli di questo ruolo, non dovremmo rinunciare all’esistenza di una farmacia direttamente controllata dal comune, perché la sua struttura pubblica, se da una parte impone dei vincoli, dall’altra restituisce ai cittadini l’opportunità di ricevere servizi in grado di rispondere alle loro esigenze, anche in un’ottica di gratuità di servizi da pensare e destinare alle fasce più deboli e bisognose. Credo che l’interesse di utilità sociale debba essere perseguito anche in questo settore dal Comune. Questa potenziale funzione della farmacia pubblica come inclusiva di ulteriori servizi gratuiti sarebbe lungimirante se orientata in termini di attenzione alla terza età, fascia della popolazione oltreché in aumento, per definizione fragile in termini di attenzione sanitaria. Bisognerebbe aprire un dialogo di ascolto con i cittadini per capire in che termini i servizi della farmacia potrebbero essere migliorati a vantaggio dell’interesse comune. La vendita di un servizio così importante, che peraltro, ha prodotto utile netto per euro 107.484,91 è una scelta del tutto sbagliata che non risponde in alcun modo ai bisogni della cittadinanza.

Intervento Consiglio Comunale 04.05.2023

LINK: PERIZIA VALORE FARMACIA

 

AGGIORNAMENTO

LINK VERBALE VENDITA ALL’ASTA DELLA FARMACIA al prezzo di € 2.101.000,00:  https://www.verbale-farmacia.pdf