RISPOSTA DICHIARAZIONI CHIARI WEEK

La cosa disastrosa di Rovato è come questa maggioranza amministra il Comune. Milioni di euro buttati nel nulla. Lo sportello per assistere le donne vittime di violenza revocato. I consiglieri di maggioranza che non si presentano ai consigli o escono in gruppo facendo venire meno il numero legale. Il verbale integrale di seduta consigliare inesistente. La viabilità è impraticabile, le buche sono ad ogni angolo, le piste ciclabili e i marciapiedi finiscono nel nulla.
Sulla sicurezza ancora peggio: aggressioni, rapine, furti e roghi dolosi all’ordine del giorno, basta aprire il giornale e le notizie di questo tipo sono drammaticamente sempre presenti. Un disastro totale. Il Sindaco, nella realtà, arroccato in una posizione di assoluto non dialogo, d’incapacità generale di gestione del territorio e del corretto funzionamento amministrativo, interviene sui giornali pretendendo dalle opposizioni servilismo politico; altrimenti ci troveremo a vedere anche verso il nuovo arrivato i soliti attacchi pubblici falsi e infamanti come successo, lo ricordo bene, anche a Luciana Buffoli.
È vero, in questo contesto non tutti sono fatti per fare opposizione, c’è chi preferirebbe fare silenzio, evitare fastidi personali, ma c’è un’opposizione in consiglio che rappresento ed è dell’11% dei cittadini rovatesi, che non condividono come il Sindaco ha gestito questo Comune, e sono lì in consiglio comunale a ricordaglielo. Quei voti, rispetto al suo 23%, lui li chiama disastro, io democrazia.
Buon Natale Sindaco, stia sereno.

Valentina Remonato

08.12.2023

OGGETTO OSSERVAZIONI AL PGT – ASSENZA DI TRASPARENZA DELLA MAGGIORANZA

Sono felice di comunicare che le osservazioni che ho presentato nel mio ruolo istituzionale di consigliere comunale rappresentante della coalizione Rovato Vale, La Civica e Rovato 2020 sono state di fatto recepite dal Comune, in quanto di uguale contenuto alle successive e vincolanti prescrizioni espresse da Regione Lombardia e dalla Provincia di Brescia.

Le osservazioni sono state presentate previo confronto con i candidati a giugno 2023. Ricordo, come da mia apposita pubblica comunicazione, che i consiglieri comunali di minoranza con me eletti non hanno partecipato perché sono usciti nell’estate 2022 dal gruppo della coalizione, senza dare alcuna spiegazione politica né a me, né ai cittadini. Nello stesso periodo, però, hanno aperto alla maggioranza, con tanto di loro accordo congiunto e di nomina di un consigliere di minoranza a rappresentare anche la maggioranza per le attività di approfondimento sulle CER (attività da svolgersi in totale assenza di trasparenza, come da me apertamente contestato).

Ritengo, visto il costante comportamento di contrasto nei miei confronti per compiacere la maggioranza, che sarebbe stato più dignitoso che i colleghi costituissero un nuovo gruppo a suo tempo, smettendo subito di utilizzare un nome nel quale hanno dimostrato fin da subito di non credere e che io, invece, con orgoglio continuerò a rappresentare in consiglio comunale. Perché il progetto della coalizione Rovato 2020, Rovato Vale e La Civica è stato da me fondato, inclusa la costituzione di ogni singola lista. Per rispetto alle persone di ciascuna lista che stimo e mi sostengono, intendo quindi portare avanti il ruolo consigliare di opposizione che mi è stato assegnato dai candidati e dai cittadini.

Aver ottenuto quanto richiesto con le osservazioni è stata una grande vittoria per i cittadini che non si troveranno ad avere un polo industriale tra asili e scuole. Il PGT approvato poteva essere decisamente meglio, ma un grande passo avanti per la tutela della qualità di vita delle persone che abitano a Rovato c’è stato.

La Provincia ha rilevato, in maniera analoga a quanto indicato nelle mie osservazioni, che i comuni devono cercare di evitare la collocazione di insediamenti produttivi in contiguità ad aree residenziali e lungo la viabilità di accesso alle aree urbane e residenziali.

La Regione evidenziava criticando la ricostruzione del Comune, e conformemente a quanto evidenziato nelle osservazioni da me presentate, che “il tema della coerenza tra PTR e pianificazione di livello comunale è disciplinato dall’art. 20 della LR 12/2005 nel quale si afferma che <<Il PTR costituisce quadro di riferimento per la verifica di compatibilità degli atti di governo del territorio>> e che quindi ogni atto di pianificazione in Lombardia “deve complessivamente fare propri e mirare al conseguimento degli obiettivi del PTR.

Abbastanza agghiacciante che i colleghi consiglieri non abbiano chiesto il testo delle 56 osservazioni, e abbiano deciso di rimanere in seduta a votare documenti dei quali mai hanno visto il testo integrale. Che ne dica la maggioranza, un riassuntino non imparziale e incompleto, corredato con le loro opinioni, non corrisponde alle osservazioni, e la verità è che i colleghi hanno ragionato e votato su questo misero riepilogo senza mai chiedere il testo reale delle osservazioni. Questo elemento di legalità avrebbe, invece, dovuto essere fortemente contestato in consiglio comunale. La mia uscita dall’aula era quindi doverosa, sia perché non vi era stata nessuna consegna dei documenti sui cui si andava a votare, sia perché le mie osservazioni sono state riportate nel ricorso pendente al TAR in materia di variante al PGT.

Non è il PGT che avrei redatto, perché molto di più si poteva fare per tutelare l’ambiente, ma sicuramente è un PGT notevolmente migliorato rispetto alla prima disastrosa proposta. Sono felice di constatare che le riflessioni da me depositate sono state uguali a quelle presentate dalla Provincia di Brescia e da Regione Lombardia, con l’importante effetto di tutelare la qualità di vita dei cittadini nel rispetto della normativa vigente, e quindi in misura notevolmente maggiore rispetto alla proposta di variante approvata lo scorso aprile ed oggi superata con l’approvazione intervenuta nell’ultimo consiglio.

A questo link tutti i documenti: https://www.remonatosindaco.it/osservazioni-variante-pgt/

MOZIONE PER IL PROTOCOLLO D’INTESA PER L’INSERIMENTO O REINSERIMENTO LAVORATIVO DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA

La data della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne segna anche il percorso di attivismo contro la violenza di genere.

La necessità di azioni concrete a tutela delle donne è il tema che con coraggio è stato portato avanti dalle persone che hanno amato Giulia Cecchettin, uccisa, dal suo ex compagno, pochi giorni fa. Sua sorella Elena con un atto di forza e di altruismo estremo ha deciso di agire, di urlare nel suo dolore che non si può più restare a guardare. Credo che la società non possa più evitare di farsi carico della necessità di agire per impedire l’uccisione di centinaia di donne ogni anno. Dobbiamo lavorare per fare in modo che la cultura esistente all’interno delle nostre comunità ponga fine alle disuguaglianze di genere, alle discriminazioni, a qualsiasi forma di abuso.

Nelle mentalità collettiva non ci deve essere spazio per ragionamenti che giustificano il carnefice.

Difronte ai continui femminicidi, che a ritmo incessante, uno ogni tre giorni, strazia la nostra coscienza collettiva, non ci si può più limitare a prenderne atto.

È necessario che ciascuno, in qualunque sede, con gesti piccoli o grandi, porti avanti azioni che cambino la situazione sociale nella quale viviamo, che permettano alle donne di essere tutelate nei propri diritti, nelle proprie libertà, nei propri percorsi di indipendenza economica e di affrancamento da dinamiche violente.

É in questa direzione che ho redatto, quale consigliere comunale di Rovato, la mozione per la realizzazione di un Protocollo d’intesa per l’inserimento o reinserimento lavorativo di donne vittime di violenza.

Il Comune di Rovato a Gennaio 2021 ha eliminato l’istituzione dello sportello per assistere le vittime di violenza, approvato pochi giorni prima dai Consiglieri di minoranza, in un consiglio comunale straordinario da me richiesto come prima firmataria, un consiglio dove la maggioranza non si presentò. Fu un’azione vergognosa, che la maggioranza portò avanti senza rispettare la legge, con una revoca illegittima della mozione approvata.

Nella giornata di oggi ho quindi presentato al Comune di Rovato questo nuovo atto concreto. Per Giulia, per chi l’ha amata. Per aiutare le donne vittima di violenza affinché possano lasciarsi alle spalle il loro passato, affinché la società tutta dia alle bambine di oggi, ad ognuna di esse, un futuro di diritti e libertà.

Testo della Mozione: 

Articolo Leone, Novembre 2023

L’ennesima brutta figura della nostra Amministrazione che nel 2022 istituisce il Leoncino d’Oro per i giovani, per poi l’anno dopo dichiarare che non dà il riconoscimento perché non è in grado di individuare alcun giovane meritevole. Mi spiace che anche su questo tema l’Amministrazione si sia rifiutata di confrontarsi, avrei sicuramente evitato questo brutto scivolone all’immagine del nostro Comune, perché a Rovato di giovani eccezionali ce ne sono e sarebbe per me stato un onore fare i loro nomi. Sono elogiati negli articoli della cronaca locale, impegnati nelle associazioni di volontariato. La distanza tra l’amministrazione e le realtà territoriali si vede anche in questa incapacità di individuare i giovani meritevoli che, invece, queste realtà associative le vivono. Realtà territoriali che dovrebbero ricevere costanti attenzioni anche con investimenti notevoli da parte del Comune, che invece preferisce spendere milioni di euro in opere inutili (ricordo circa 500.000 euro per il ponte sugli spalti e ora circa 900.000 euro per il monumento al cimitero). I fondi ci sono, manca però una maggioranza che sappia fare politica amministrando con lungimiranza. L’assenza di metodo emerge in tutte le attività, perfino in quelle che dovrebbero unire la comunità. Non posso far altro che mandare un grande abbraccio ai giovani che anche in questa occasione sono stati tristemente messi da parte.
Valentina Remonato
Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica

Il Leone, 23 Ottobre 2023

È assolutamente inconcepibile la scelta della maggioranza di impiegare € 873.960 di risorse comunali per una sostanzialmente nuova cappella nel cimitero di Rovato, dallo stile architettonico imponente e lugubre. In un momento storico come quello attuale, gli investimenti dovrebbero essere strumenti per superare la crisi e interrompere un percorso di drammatico impoverimento, in un’ottica di rilancio. Si richiede alla politica la capacità di investire le risorse attuali per garantire una crescita economica futura. Le scelte amministrative rovatesi si mostrano, invece, incapaci di analizzare e comprendere il contesto attuale e di progettare un futuro di benessere economico e sociale. Si indebita il comune per un mercato coperto che andrà ad edificare l’area del Foro Boario occupando 4.300 mq complessivi, in uno spazio ad oggi non edificato. In sostanza si tratta di un progetto che è di fatto un capannone con qualche ufficio, che non considera per niente l’uso attuale dell’area per momenti ricreativi all’aperto. Si deturpa così il territorio senza nemmeno sapere il perché, e nelle mappe si vede una metà divisa in area espositiva, area ad uso della banda, area polifunzionale e l’altra metà con un’area teatro. In sostanza mentre la crisi ambientale impone di riqualificare gli edifici, Rovato ne costruisce di nuovi ed enormi, che faranno da paesaggio anni ’90 alle feste organizzate al Foro Boario nel 2050.

Valentina Remonato

Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica

La Cava si estende, consumati ulteriori 5.650 mq – Il Leone, Agosto 2023

La Cava sul Comune di Rovato e Cazzago S. Marino (ATEg09) avanza su circa 5.650 mq. La notevole estensione avverrà sul fronte Sud dello scavo con l’obiettivo di recuperare circa 51.500 mc di volumetria estrattiva. Visto che hanno potuto scavare 28 m di profondità anziché i 30 m previsti, è stato concesso il nuovo terreno con 10 m di profondità.
Questa non è certo una buona notizia in termini di tutela ambientale del nostro territorio. La cava ATEg09 presenta diverse criticità ambientali e territoriali; comprende attività di betonaggio, produzione di conglomerati bituminosi, trattamento rifiuti ed è attraversata da un canale irriguo che va salvaguardato per garantire l’efficienza idraulica e la sicurezza idrogeologica del territorio. Già il Consorzio di tutela della Franciacorta ha evidenziato come le attività svolte all’interno del bacino estrattivo abbiano un impatto negativo sull’attività vitivinicola.
Mentre la Giunta rovatese appoggia questo nuovo consumo di suolo, il nuovo Piano Cave della provincia di Brescia è in fase istruttoria in Regione Lombardia per valutarne eventuali impatti ambientali e sociali. Mi auguro che le criticità del bacino estrattivo vengano prese in considerazione tenendo debitamente conto del ruolo strategico del nostro Comune anche in ambito agricolo. Una volta completata l’istruttoria, il piano Provinciale potrà essere respinto dalla Regione se ritenuto inidoneo. Si tratta dell’ultima speranza per non vedere il nostro territorio ulteriormente devastato.
Valentina Remonato
Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica

Leone Agosto 2023

Verbale integrale di seduta assente e verbale di delibera lacunoso

Il verbale di seduta deve essere affidabile e non omissivo, soggetto a tutte le conseguenze previste dall’Ordinamento, il quale tutela la fiducia della collettività nella genuinità dei documenti. Purtroppo, nella seduta del 27/04/2023, mentre esercitavo il mio diritto di parola, uscivano dall’aula i consiglieri Capoferri Carlo Alberto, Buffoli Gabriele, Parzani Renato,  Martinelli Roberta, Vezzoli Diego, Venturi Stefano. Il fatto che sia stata lasciata la seduta facendo venire meno il numero legale non è un fatto di poco conto, ma ancor più grave è che quanto avvenuto non sia stato trascritto nei documenti. La mia richiesta di redigere il verbale in conformità al Regolamento che chiede che venga reso un fedele resoconto dell’andamento della seduta è stata negata.
Questa maggioranza agisce con l’imperativo di non dare alcuno spazio a chi esercitando i propri diritti rappresenta e crede in tutt’altro modo di fare politica.
Un atteggiamento di scontro, quello di questa maggioranza, che è arrivato addirittura a bocciare una mozione di apertura ad un confronto con i cittadini per il miglioramento della viabilità stradale e a rifiutare la proposta di attivarsi per rendere più sicura la via della Frazione di San Giuseppe. Il giorno dopo, nella stessa via un incidente tra due veicoli, dove un pedone è rimasto miracolosamente illeso.
La maggioranza ha il solo obiettivo di non lasciare spazio a nessuno che rappresenti un’alternativa, ed è talmente accecata da ciò da non accettare una mozione che consente di inserirsi prontamente all’interno del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030 da € 1,4 miliardi.
Valentina Remonato
Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica

MOZIONE PER LA SICUREZZA STRADALE

La mozione da me presentata per la sicurezza stradale, oggetto del prossimo consiglio giovedì alle h 19:00, porta all’attenzione dell’amministrazione questo importante tema, come ci ricordano i drammatici i dati della Polizia Locale, dai quali è emerso che gli incidenti avvenuti a Rovato nel 2022 sono stati 61, tra questi solo 14 i casi in cui le persone coinvolte sono fortunatamente rimaste illese.

I cittadini residenti nella Frazione di San Giuseppe mi hanno espresso preoccupazione per le situazioni di pericolosità create dal traffico intenso.

Da queste considerazioni è emersa la volontà di portare all’attenzione del Consiglio questo importante tema, avviando un percorso di dialogo capace di rispondere alle problematiche segnalate dai cittadini su tutto il territorio di Rovato e Frazioni.

Testo della Mozione sulla Sicurezza Stradale 08.07.2023

DEPOSITO OSSERVAZIONI SULLA VARIANTE GENERALE AL PGT DEL COMUNE DI ROVATO

In data odierna ho presentato – in qualità di capogruppo del gruppo consiliare Rovato 2020 e consigliere comunale rappresentante della coalizione Rovato 2020, La Civica e Rovato Vale – le Osservazioni sulla Variante Generale al P.G.T. (Piano di Governo del Territorio) del Comune di Rovato.

Le Osservazioni sono state redatte proponendo l’introduzione di una norma volta ad ottenere che le nuove costruzioni siano sempre oggetto di verifica di compatibilità ambientale in relazione ad attività sensibili già insediate.

In sostanza con questa proposta si vuole introdurre un nuovo metodo che ponga fine alla triste logica di aree produttive in centri abitati, tra case e scuole; modalità purtroppo ancora perseguita dalla maggioranza con la proposta di variante n. 17, che prevede una nuova area produttiva di 54.065 mq in via Europa, fra il liceo e l’asilo. Ricordo che la stessa scuola dell’infanzia è anche oggetto del progetto finanziato dal P.N.R.R. con 3.000.000 €.

Le osservazioni che ho presentato mirano non solo ad opporsi a specifiche scelte di nuovo consumo del territorio, ma ad introdurre un metodo valevole per tutte le situazioni anche future, in linea con la Costituzione, la quale sancisce chiaramente che l’iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute e all’ambiente (art. 41 Cost.).

La proposta presentata dalla maggioranza non risulta idonea a raggiungere gli obiettivi regionali, precisamente il PTR integrato ai sensi della L.R. 31/2014 individua la soglia regionale di riduzione del consumo di suolo stabilendo i seguenti valori:

– per il 2030 pari al 45% della superficie complessiva degli Ambiti di trasformazione su suolo libero a destinazione prevalentemente residenziale (vigenti al 2 dicembre 2014), ridotta al 20-25% al 2025;

– per il 2025, pari al 20% degli Ambiti di trasformazione su suolo libero a destinazione prevalentemente per altre funzioni urbane (vigenti al 2 dicembre 2014).

Ricordo anche che la Commissione Europea COM (2011) 571 ha indicato per il 2050, l’obiettivo di non consumare più terreno.

Spero presentando queste osservazioni che la maggioranza scelga di rivedere la posizione che ha espresso con la delibera consigliare n. 10 del giorno 20.04.2023 (Esame ed Adozione della Variante Generale al Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), ai sensi della L.R. N° 12/2005), poiché è chiaro che l’attuale proposta di variante del PGT non risulta perseguire l’obiettivo di tutela dell’ambiente.