Dicembre tempo di bilanci

A dicembre è tempo di bilanci. Il bilancio per questi primi anni, purtroppo, non è positivo: l’attuale amministrazione di Rovato ha dimostrato di non sapere che direzionare dare al proprio operato e le associazioni hanno spesso tamponato con le proprie idee e iniziative le carenze di questa maggioranza. Visti i tanti e non giustificati voti astenuti, non si sa nemmeno più dove sia l’opposizione in Consiglio comunale. La Giunta eroga contributi a pioggia senza spiegare la direzione politica delle proprie decisioni.  Se l’attività si riduce a seguire le direttive degli uffici tecnici e delle richieste senza capacità di dare motivazioni proprie, potremmo sostituire tali persone con un qualunque esecutore di ordini e avremmo lo stesso risultato. Le persone chiamate a rappresentare l’intera cittadinanza dovrebbero saper interpretare i complessi strumenti amministrativi a loro disposizione per migliorare il futuro. Dovrebbero avere la sensibilità che i tecnici, in ragione del proprio ruolo, non possono avere; saper spiegare le proprie scelte sulla base della necessità del territorio. L’eletto che fa politica riceve dai cittadini un incarico che, senza vincoli di mandato e rispondendo solo alla propria coscienza, gli impone il ruolo di rappresentanza istituzionale. L’assenza di consapevolezza del proprio ruolo politico e istituzionale produce una classe politica che non è in grado di rispondere ai bisogni del territorio e che non sa nemmeno spiegare il perché delle proprie scelte. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Speriamo che i cittadini continuino a non accontentarsi di politici che non sanno spiegare i perché delle proprie decisioni.

Valentina Remonato

Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica.

Un tesoro da 11.356.010 €

Rovato si gioca un tesoro da 11.356.010 euro, in parte assegnato al nostro Comune dal PNRR. L’importo è destinato sia a progetti urbanistici di rigenerazione, sia ad uscire dall’arretratezza digitale (sulle multe rovatesi, ad esempio, nel 2022 si mette a disposizione il solo bollettino postale). Sia chiaro, avremmo potuto ottenere fondi anche per obiettivi come cultura, turismo, transizione ecologica e verde, ma per farlo l’amministrazione avrebbe dovuto dialogare con le associazioni ed essere strumento di collegamento per la nascita di una progettazione condivisa. L’attuale amministrazione prosegue, invece, un percorso chiuso e autoreferenziale. L’area del sito web detta “trasparente” non raccoglie il verbale della seduta del consiglio comunale e gli interventi dei consiglieri relativi ad una delibera sono spesso assenti perché rinviati in altra delibera (www.remonatosindaco.it/delibere). Il resoconto sull’andamento di seduta non esiste, in barba al regolamento che chiede ai consiglieri di verificarlo. Non so, come non lo sanno tutti i cittadini di Rovato, quando la commissione urbanistica si terrà, ma nei documenti, per il prossimo consiglio, si dice che si prende atto che tale commissione ci sia stata (omettendo ovviamente di indicare data e ora in cui ciò avviene). Hanno forse paura che qualche cittadino come me vada ad ascoltarli? Con questa gestione, speriamo che il tesoro del PNRR arrivi effettivamente a destinazione e che i progetti non si trasformino in buchi mangia soldi a causa di iniziative inconcludenti o portate a termine senza un ritorno effettivo per i cittadini.
Valentina Remonato Consigliere per la Coalizione Rovato 2020, Rovato Vale, La Civica

Commissioni Segrete

Ancora commissioni segrete nel nostro Comune. Non so, come non lo sanno tutti i cittadini di Rovato, quando la commissione si terrà, ma nei documenti che sono tenuta a valutare come consigliere comunale mi si dice che devo prendere atto che tale commissione ci sia stata (omettendo ovviamente di indicare data e ora in cui ciò avviene). Hanno forse paura che qualche cittadino come me vada ad ascoltarli?

Questa storia è grottesca, l’assenza di trasparenza impedisce ai cittadini di sapere cosa succede, non ci si può stupire che poi, come di fatto succede, le persone non si sentano in alcun modo chiamate a partecipare per aiutare a trovare soluzioni amministrative che siano adeguate. Non stupisce quindi che l’amministrazione di Rovato come massimo risultato impieghi circa 7 anni e mezzo milione di euro per un piccolo ponte.

Consegna del “Leone d’Oro”

Venerdì 4 novembre ci sarà il Consiglio straordinario per la consegna del “Leone d’Oro”. Penso sia opportuno evidenziare che la parola straordinario indica solo che la richiesta di convocazione del Consiglio non avviene con le modalità ordinarie. Ci tengo a sottolineare questo passaggio, visto che in passato la parola straordinario è stata usata creando nei cittadini l’errata idea che un consiglio richiesto da un quinto dei consiglieri sia fatto strano, mentre è un normale diritto. Nel nostro comune i consigli straordinari avvengo come vedete piuttosto di frequente.
La consegna del “Leone d’Oro” ha un valore pubblico e proprio per questo credo opportuno fare una riflessione sulla convocazione inviatami per partecipare alla prossima straordinaria seduta del Consiglio. Purtroppo dall’inizio del mandato è stata fatta alle minoranze solo la comunicazione di forma nella quale si chiedeva d’indicare eventuali nominativi per il riconoscimento del “Leone d’Oro”, comunicazione che ha sistematicamente escluso la sottoscritta, in violazione sia della delibera 08.10.2020, sia degli obblighi di rappresentanza che mi hanno assegnato i cittadini. Nonostante questo scarso buon senso da parte di chi amministra, ho sempre inviato, quando per vie traverse ne ho avuto notizia, comunicazione in Comune sui possibili candidati, proposte poi sempre respinte senza ricevere alcuna motivazione a riscontro. Purtroppo neppure in ragione della convocazione di seduta straordinaria viene inviata ai consiglieri comunicazione dei nominativi e della motivazione dei selezionati. Mi dispiace vedere questa gestione amministrativa, perché ritengo che le persone che vengono riconosciute con il “Leone d’Oro”non siano espressione politica di un partito o di un altro. Le onorificenze sono occasione per unire la comunità intorno alle persone che sono state scelte dalla Giunta come riferimento pubblico, non di alcuni, ma di tutti. Proprio per questo loro ruolo pubblico, che mi porterà ad avere il piacere di incontrarli venerdì, faccio le mie più sentite congratulazioni a chi ha avuto modo di dare lustro alla nostra comunità.

Piano al diritto allo studio

Nell’ultimo Consiglio è stato approvato il nuovo Piano al diritto allo studio, che in teoria dovrebbe essere il frutto del confronto tenuto con tutti i soggetti coinvolti nei processi educativi, ma che nella realtà si è concretizzato in un mero riepilogo delle richieste pervenute dagli istituti. L’amministrazione non ha coordinato alcun dialogo tra operatori e famiglie,  e nemmeno ha adottato una strategia di supporto. È emblematica la decisione di aumentare i costi della mensa scolastica senza nemmeno garantire il servizio a tutti i richiedenti.

Con riferimento all’ambiente scolastico è palese dover aerare i locali aprendo le finestre nel momento emergenziale della pandemia, ma dopo anni dovrebbe essere normale avere sanificatori d’aria in ogni ambiente e, più in generale, avere attivato percorsi di adeguamento delle strutture rispondendo alle necessità dei fruitori anche in un’ottica di utilizzo delle energie rinnovabili. In questa direzione, sono state molte le occasioni di contribuiti messi a disposizione dei Comuni, se queste opportunità fossero state pienamente colte le risorse comunali residue sarebbero state maggiori e non avremmo visto aumentare imposte, tasse e in ultimo tariffe.

La modalità in cui l’amministrazione compie le proprie scelte continua a non essere trasparente, è gravissimo che i cittadini non siano informati di quando le commissioni, per legge pubbliche,  avvengano. L’occasione di approfondimento e discussione pubblica su tutte queste decisioni viene così meno, al suo posto commissioni svuotate di senso e di cui i cittadini non sanno nemmeno il luogo e la data.

Valentina Remonato
Consigliere per la Coalizione Rovato Vale, La Civica, Rovato 2020

AUMENTO DELLA TARI, SCELTA DELLA MAGGIORANZA

Con riferimento all’articolo uscito ieri sul Giornale di Brescia penso doveroso chiarire che la scelta dell’aumento della TARI è stata una decisione presa dalla maggioranza nel consiglio comunale del 28.04.2022. Decisione che è passata nonostante il voto contrario di tutte le minoranze. Come da Delibera, che mi pare opportuno allegare, l’autorità ARERA indica il metodo da adottare, non l’importo dovuto, che resta frutto delle decisioni di maggioranza in Consiglio comunale. Precisamente, come riportato nel documento deliberativo del Consiglio, “l’Art. 1, comma 527, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205, ha attribuito all’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), tra l’altro, le funzioni di regolazione in materia di predisposizione ed aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi”. L’articolo 1 della legge 147/2013, al comma 683 dispone, poi, che “il Consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia […]. L’approvazione delle tariffe rientra tra gli atti di competenza del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 42, comma 2, lettera b), del D.lgs. 267/00”.
Se la maggioranza ritiene che sia giusto, in questo già difficile momento, aumentare le tasse come ha fatto (del 30% per le utenze domestiche) lo faccia, senza poi negare la propria responsabilità politica.
Inoltre, sarebbe anche doveroso che l’amministrazione iniziasse a informare di quando avviene la commissione urbanistica, che queste cose le discute, perché in teoria dovrebbe essere pubblica e consentire ai cittadini di venire a conoscenza di queste decisioni prima che siano ormai definitivamente approvate.

Delibera: TARI

Comunicazione agli Elettori

Scrivo questa lettera perché ritengo doveroso informare gli elettori che i colleghi consiglieri eletti con la mia candidatura a sindaco nel 2020 hanno deciso di proseguire da soli il proprio percorso. Consapevole delle nostre diverse sensibilità ho impostato il nostro lavoro istituzionale sulla massima libertà di ciascuno, come consiglieri, e soprattutto come autonomi gruppi consigliari.
Grazie all’impegno di tante persone, nel 2020, abbiamo presentato un progetto politico diverso da quello dell’attuale amministrazione. Per questo è triste dover constatare come la politica si presenti nuovamente lontana dai bisogni della gente. Avrei voluto attuare, a mezzo del bilancio partecipativo, un costante confronto tra amministrazione e cittadini, in modo da impedire la nascita di rapporti clientelari e favorire un costante confronto con la cittadinanza: sento che ancora oggi questa assenza di dialogo pesa in tutte le decisioni amministrative.
Mi spiace che in Consiglio i colleghi non abbiano contestato l’impedita discussione in aula di un atto pubblico e l’assenza di un unico ed integrale verbale di seduta, perché non credo che potremo avere un’amministrazione migliore fino a quando questa forma, che è sostanza, non diverrà parte della sensibilità politica comune e quindi metodo di lavoro di tutti. Spero che la loro decisione gli consenta di promuovere con coraggio e fino in fondo le iniziative di loro interesse, opponendosi alla maggioranza che preferisce un Consiglio Comunale di passa carte, che non dialoga, che impedisce l’esercizio di diritti fondamentali e corre a togliere lo streaming per impedire che i cittadini guardino il giorno dopo cosa è stato fatto.
Nonostante i colleghi abbiano evitato il confronto con tutti i candidati a partire dalle scorse settimane, presentando quindi senza confronto l’ultima mozione, resta fermo il mio sostegno a tutte le iniziative consigliari in linea con i valori espressi nel mio programma elettorale, nel rispetto del metodo indicato dalla nostra Costituzione.
Come consigliere per Rovato Vale, La Civica e Rovato 2020, continuerò ad impegnarmi nel portare avanti i progetti condivisi con i cittadini e i candidati.

ENERGIE RINNOVABILI

L’obiettivo dell’Unione Europea è fare in modo che nel 2030, l’energia usata proveniente da fonti rinnovabili sia almeno pari al 32% (direttiva RED II).
Proprio nell’ottica di raggiungere questi traguardi, il nostro Stato si è impegnato ad elargire contribuiti volti a promuovere progetti locali incentrarti sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il Comune di Rudiano ha dato vita al primo progetto, nella nostra provincia, di Comunità Energetica Rinnovabile; si tratta di persone, aziende, enti che si uniscono liberamente al fine di produrre, consumare e gestire l’energia elettrica attraverso impianti energetici locali.
Elemento essenziale del progetto è quindi la produzione di energia in prossimità dei consumatori. Un esempio di produzione di energia è una scuola che sul proprio tetto installa un impianto fotovoltaico e condivide l’energia prodotta ai vicini che hanno scelto di far parte della stessa comunità di quartiere.
Purtroppo nel nostro Comune non esiste alcun progetto pensato per perseguire collettivamente questi importati obiettivi europei. Si mostra anche su questo tema l’evidente necessità di un dialogo con la cittadinanza, che, ad esempio a mezzo del bilancio partecipativo, avrebbe potuto orientare le scelte politiche.
Non molto tempo fa la dichiarazione del Sindaco in cui chiariva che il progetto definitivo per il Mercato Coperto avrebbe dovuto essere rivisto, come da richieste dei tecnici, secondo le più recenti indicazioni europee. Speriamo che anche l’ottica europea di produzione e condivisione energetica divenga parte essenziale di tutte le scelte urbanistiche comunali.
Valentina Remonato
Consigliere per la Coalizione Rovato Vale, La Civica, Rovato 2020

I Loghi sul Leone

Ho il dovere di comunicare, visto, cito il parere del Segretario, il mio ruolo “non di esponente di una sola lista, ma in qualità di rappresentante della coalizione nella sua interezza” che oltre al logo Rovato 2020 sul Leone non saranno più apposti nemmeno i loghi della lista La Civica e Rovato Vale. Una decisione opportuna: i loghi a cui sono molto affezionata avendoli disegnati io stessa unendo le tante idee dei candidati, sono i simboli della coalizione e restano uniti anche nei loro destini di pubblicazione. Resta ferma la denuncia delle mancate comunicazioni al gruppo Rovato 2020 che siede in consiglio per delibera n. 45 e per parere favorevole del Segretario di data 08 ottobre 2020.
Al seguente link l’ultimo articolo sul Leone, dove si denuncia la grave e impedita discussione in Consiglio Comunale di un atto pubblico: https://www.remonatosindaco.it/2022/08/22/come-distinguere-il-lecito-dal-non-lecito/

Come distinguere il lecito dal non lecito?

È noto che la pubblicità degli atti ha rappresentato la chiave di volta tra lo stato assoluto e lo stato di diritto: la visibilità e trasparenza del potere sono connotati imprescindibili ed essenziali di tutte le forme di democrazia esistenti. Il governo democratico, per citare note riflessioni in materia, è il governo del potere pubblico esercitato in pubblico. L’obbligo della pubblicità degli atti è l’elemento che consente il controllo necessario a distinguere il lecito dal non lecito, è l’opinione pubblica a pretendere ed esigere, a tutela del sistema democratico, che gli atti pubblici siano discussi e criticati.Questo principio base, entrato a far parte della coscienza politica degli stati moderni, è stato del tutto disatteso nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale. Nel corso della seduta il “Capitolato d’oneri per la concessione, accertamento e riscossione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria” non è stato sottoposto ad alcuna discussione. La deliberazione è quindi avvenuta nel silenzio più totale in relazione ad un documento che, invece, sarebbe dovuto essere discusso in aula. La riservatezza richiesta in relazione a questo Capitolato rappresenta una violazione dei principi base del nostro ordinamento. Dovrebbe, invece, essere pacifico che il percorso deliberativo debba seguire un confronto, tenendo sempre presente – ci ricorda Habermas – che la formazione dell’opinione pubblica comporta il discutere e il criticare gli atti pubblici e per fare ciò esige la pubblicità dei dibattiti.

Valentina Remonato Consigliere per la Coalizione Rovato Vale, La Civica, Rovato 2020